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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12172021-141514


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
MARIOTTINI, FRANCESCO
URN
etd-12172021-141514
Titolo
Il controllo del rischio infettivo nella colangiopancreatografia retrograda endoscopica del paziente sottoposto a trapianto di fegato
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA
Relatori
relatore Prof.ssa Casini, Beatrice
Parole chiave
  • colangiopancreatografia retrograda endoscopica
  • controllo
  • fegato
  • infezioni
  • trapianto
Data inizio appello
11/01/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/01/2092
Riassunto
Analizziamo la rilevanza, come problema di salute pubblica, delle colonizzazioni e infezioni correlabili all’esecuzione di colangiopancreatografia retrograda endoscopica e l’efficacia attribuibile al processo di ricondizionamento degli strumenti endoscopici secondo le più recenti linee guida, con particolare riferimento ai pazienti vulnerabili sottoposti alla procedura, per esempio i trapiantati di fegato. Questi pazienti possono beneficiare del trattamento mini-invasivo della stenosi anastomotica biliare complicante il trapianto con esecuzione di colangiopancreatografia retrograda endoscopica e posizionamento di endoprotesi biliare. Mediante una revisione della letteratura internazionale valutiamo l’impatto clinico ed economico-sanitario della diffusione di organismi spesso multiresistenti alla terapia antibiotica empirica, e il contributo al contenimento di tale impatto dei dispositivi monouso, per intero o in alcune componenti. In particolare vengono enunciati i vantaggi e gli svantaggi del loro utilizzo, suggerendo a quali condizioni può essere conveniente, dai punti di vista del paziente e della struttura di endoscopia, in sostituzione dell’impiego degli strumenti pluriuso.
Successivamente riferiamo i dati raccolti in occasione della regolare sorveglianza microbiologica condotta nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana relativamente al ricondizionamento degli endoscopi riutilizzabili. Ogni reparto di endoscopia può richiedere la consulenza dell’Unità Operativa di Igiene e Epidemiologia per definire le azioni di miglioramento del reprocessing. Nel corso degli audit clinici condotti dall’agosto 2014 presso l'Unità di Endoscopia Digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana sono state evidenziate alcune criticità relative alle fasi di riprocessamento: dopo averle individuate, sono state decise azioni di miglioramento sia strutturale che operativo. La sorveglianza microbiologica degli endoscopi, di competenza dell'Unità Operativa di Igiene e Epidemiologia, rappresenta un controllo di qualità del ricondizionamento, con frequenza stabilita in base ai pericoli noti o prevedibili nelle varie fasi del processo. Ogni endoscopio risultato non conforme alla sorveglianza microbiologica è stato posto in quarantena fino al successivo esito negativo dell’indagine. Le azioni correttive messe in atto hanno determinato una riduzione degli endoscopi contaminati. Sebbene l’approccio descritto di valutazione e gestione del rischio sia costoso in termini di risorse umane ed economiche, è necessario a mitigare la trasmissione di infezioni tramite colangiopancreatografia retrograda endoscopica in setting assistenziali caratterizzati da elevata prevalenza di infezioni correlate all'assistenza. Il rischio associato al ritrattamento degli endoscopi digestivi deve essere gestito attraverso la valutazione continua di ogni fase del processo e le colture microbiche di sorveglianza costituiscono un indicatore di esito opportuno per valutare la contaminazione residua degli endoscopi. Infine descriviamo l’esperienza di utilizzo dei duodenoscopi monouso nella SOD di Endoscopia interventistica e pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana per l’assistenza ad alcuni pazienti vulnerabili da sottoporre alla colangiopancreatografia retrograda endoscopica, in considerazione del tasso significativo di non conformità dei duodenoscopi sottoposti a ricondizionamento e del rischio elevato di infezione specifico per tali pazienti.
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