Tesi etd-02242017-093156 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
DE PALMA, ANDREA
URN
etd-02242017-093156
Titolo
Le nuove suturartici robotiche per il Da Vinci Xi: studio caso-controllo con le suturartici laparoscopiche tradizionali nella resezione anteriore del retto robotica per cancro
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Morelli, Luca
Parole chiave
- Chirurgia rettale oncologica
- Sistema robotico Da Vinci Xi
- Suturatrici Robotiche
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
INTRODUZIONE: La chirurgia robotica nel tempo ha acquisito un ruolo sempre maggiore nell’ambito della chirurgia addominale, essa pur mantenendo le medesime caratteristiche dell’approccio laparoscopico tradizionale (minor dolore, minore sanguinamento, minore degenza post-operatoria), offre diversi vantaggi, quali una visione tridimensionale-magnificata e la disponibilità di strumenti articolati con tecnologia Endowrist.
In questo senso la nuova piattaforma della “Intuitive”, il Da Vinci Xi®, ha ulteriormente migliorato la flessibilità del sistema robotico, in particolare la miglior maneggevolezza del carrello paziente, la facilità del docking e le nuove funzioni di targeting e focusing risultano fondamentali nell’ambito della chirurgia multi-quadrante.
Per tutte queste caratteristiche, il Da Vinci Xi risulta essere molto adatto per la chirurgia oncologica rettale, che rappresenta una tipologia di chirurgia che porta a dover compiere manovre in diversi distretti anatomici dell’addome e a operare in spazi molto ristretti, come la pelvi, dovendo compiere a questo livello anche manovre molto delicate.
L’unica limitazione presente era dovuta al fatto che non esistesse una stapler robotica con la quale compiere la sezione distale del retto, obbligando quindi all’uso di uno strumento laparoscopico tradizionale, manovrato da un assistente al tavolo operatorio, con tutte le limitazioni che questo comportava, come la porta di entrata scomoda, uno strumento non articolato e rigido che non permetteva spesso di compiere una linea di sezione rettilinea e precisa. L’avvento di una Stapler lineare robotica per il sistema Da Vinci Xi, equipaggiata con il sistema di articolazione Endowrist, ha risolto questo inconveniente, potendo essere totalmente controllata dal chirurgo alla console chirurgica con tutti i vantaggi che questo può comportare.
MATERIALI E METODI: Da dicembre 2015 a luglio 2016, 15 pazienti, con diagnosi bioptica di cancro rettale, sono stati sottoposti a resezione anteriore del retto robotica con il Da Vinci Xi, impiegando, per la sezione del moncone rettale distalmente al tumore, la nuova stapler lineare robotica (gruppo Endowrist). Mediante un approccio di studio caso-controllo, abbiamo comparato i risultati peri-operatori e a breve termine ottenuti, con un gruppo di pazienti, anch’essi con diagnosi di carcinoma del retto, trattati con la medesima procedura robotica ma con l’ausilio della stapler lineare laparoscopica tradizionale, manovrata da un assistente al tavolo operatorio.
RISULTATI: Nessuna procedura è stata convertita in laparoscopia o laparotomia in entrambi i gruppi. I risultati peri-operatori raccolti non hanno mostrato grandi differenze fra i due bracci dello studio, tranne per quanto riguarda le cariche della stapler lineare che sono state usate per la sezione; nel gruppo Endowrist queste sono risultate essere 2.1 ± 0.2 mentre nel gruppo controllo 2.9 ± 0.6 (p = 0.001), quindi nel gruppo di studio abbiamo l’uso di un numero di cariche minore.
Durante il follow-up, 3 pazienti del gruppo controllo hanno mostrato complicanze di deiscenza anastomotica, evidenziata tramite immagini radiografiche (clisma con mezzo di contrasto idrosolubile), mentre nel gruppo Endowrist l’incidenza di questo tipo di complicanza è stata rilevata in un solo paziente. Queste deiscenze sono risultate essere asintomatiche in tutti i casi, tranne che per un paziente nel braccio di controllo, che ha presentato sintomatologia caratterizzata da febbre, leucocitosi e segni TC di raccolta peri-anastomotica con bolle aeree nel contesto. L’incidenza, quindi, è stata maggiore nel gruppo controllo (3 vs 1 rispettivamente) ma questa differenza non è risultata statisticamente rilevante (p = 0.15).
Un’altra differenza evidenziata tra i due gruppi è stata l’intervallo intercorso tra l’intervento resettivo e la chiusura della stomia di protezione; questo intervallo è stato minore nel gruppo Endowrist rispetto al gruppo controllo (2.7±2.1 vs 4.2 ± 3.1 mesi p = 0.17), ma anche qui la differenza non è risultata statisticamente significativa.
CONCLUSIONI: Questi risultati hanno mostrato come l’uso della stapler robotica, oltre a semplificare la procedura chirurgica di sezione del retto distale, permette l’uso di un numero minore di cariche, che sembrano essere un fattore determinante per lo sviluppo di fistola anastomotica (cut-off = 3); questo comporta una riduzione del numero di deiscenze anastomotiche (sia cliniche che asintomatiche) e riduce il tempo di chiusura della stomia di diversione.
Comunque questi risultati per quanto incoraggianti necessiteranno di conferme da studi con numeri più ampi per essere validati in pieno.
In questo senso la nuova piattaforma della “Intuitive”, il Da Vinci Xi®, ha ulteriormente migliorato la flessibilità del sistema robotico, in particolare la miglior maneggevolezza del carrello paziente, la facilità del docking e le nuove funzioni di targeting e focusing risultano fondamentali nell’ambito della chirurgia multi-quadrante.
Per tutte queste caratteristiche, il Da Vinci Xi risulta essere molto adatto per la chirurgia oncologica rettale, che rappresenta una tipologia di chirurgia che porta a dover compiere manovre in diversi distretti anatomici dell’addome e a operare in spazi molto ristretti, come la pelvi, dovendo compiere a questo livello anche manovre molto delicate.
L’unica limitazione presente era dovuta al fatto che non esistesse una stapler robotica con la quale compiere la sezione distale del retto, obbligando quindi all’uso di uno strumento laparoscopico tradizionale, manovrato da un assistente al tavolo operatorio, con tutte le limitazioni che questo comportava, come la porta di entrata scomoda, uno strumento non articolato e rigido che non permetteva spesso di compiere una linea di sezione rettilinea e precisa. L’avvento di una Stapler lineare robotica per il sistema Da Vinci Xi, equipaggiata con il sistema di articolazione Endowrist, ha risolto questo inconveniente, potendo essere totalmente controllata dal chirurgo alla console chirurgica con tutti i vantaggi che questo può comportare.
MATERIALI E METODI: Da dicembre 2015 a luglio 2016, 15 pazienti, con diagnosi bioptica di cancro rettale, sono stati sottoposti a resezione anteriore del retto robotica con il Da Vinci Xi, impiegando, per la sezione del moncone rettale distalmente al tumore, la nuova stapler lineare robotica (gruppo Endowrist). Mediante un approccio di studio caso-controllo, abbiamo comparato i risultati peri-operatori e a breve termine ottenuti, con un gruppo di pazienti, anch’essi con diagnosi di carcinoma del retto, trattati con la medesima procedura robotica ma con l’ausilio della stapler lineare laparoscopica tradizionale, manovrata da un assistente al tavolo operatorio.
RISULTATI: Nessuna procedura è stata convertita in laparoscopia o laparotomia in entrambi i gruppi. I risultati peri-operatori raccolti non hanno mostrato grandi differenze fra i due bracci dello studio, tranne per quanto riguarda le cariche della stapler lineare che sono state usate per la sezione; nel gruppo Endowrist queste sono risultate essere 2.1 ± 0.2 mentre nel gruppo controllo 2.9 ± 0.6 (p = 0.001), quindi nel gruppo di studio abbiamo l’uso di un numero di cariche minore.
Durante il follow-up, 3 pazienti del gruppo controllo hanno mostrato complicanze di deiscenza anastomotica, evidenziata tramite immagini radiografiche (clisma con mezzo di contrasto idrosolubile), mentre nel gruppo Endowrist l’incidenza di questo tipo di complicanza è stata rilevata in un solo paziente. Queste deiscenze sono risultate essere asintomatiche in tutti i casi, tranne che per un paziente nel braccio di controllo, che ha presentato sintomatologia caratterizzata da febbre, leucocitosi e segni TC di raccolta peri-anastomotica con bolle aeree nel contesto. L’incidenza, quindi, è stata maggiore nel gruppo controllo (3 vs 1 rispettivamente) ma questa differenza non è risultata statisticamente rilevante (p = 0.15).
Un’altra differenza evidenziata tra i due gruppi è stata l’intervallo intercorso tra l’intervento resettivo e la chiusura della stomia di protezione; questo intervallo è stato minore nel gruppo Endowrist rispetto al gruppo controllo (2.7±2.1 vs 4.2 ± 3.1 mesi p = 0.17), ma anche qui la differenza non è risultata statisticamente significativa.
CONCLUSIONI: Questi risultati hanno mostrato come l’uso della stapler robotica, oltre a semplificare la procedura chirurgica di sezione del retto distale, permette l’uso di un numero minore di cariche, che sembrano essere un fattore determinante per lo sviluppo di fistola anastomotica (cut-off = 3); questo comporta una riduzione del numero di deiscenze anastomotiche (sia cliniche che asintomatiche) e riduce il tempo di chiusura della stomia di diversione.
Comunque questi risultati per quanto incoraggianti necessiteranno di conferme da studi con numeri più ampi per essere validati in pieno.
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