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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11142016-203903


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
VITELLI, NICOLO'
URN
etd-11142016-203903
Titolo
Macellazione bovina secondo rito religioso: implicazioni per l'etichettatura delle carni
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Dott. Armani, Andrea
correlatore Dott. Soldaini, Giorgio
controrelatore Prof.ssa Guidi, Alessandra
Parole chiave
  • etichettatura
  • informazione al consumatore
  • Macellazione rituale
  • kosher/halal
  • sicurezza alimentare
Data inizio appello
16/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'appartenenza a certe comunità religiose, quali quella islamica e quella ebraica, si identifica anche nel rispetto di certi precetti alimentari, riportati nei principali Testi Sacri o tramandati per via orale. Secondo questo principio anche le modalità di ottenimento e preparazione dell’alimento risultano interessate da disposizioni di carattere religioso, e in questo contesto si inserisce il tema della macellazione rituale, fonte di dibattito e di prese di posizione contrastanti a livello dei vari paesi europei. Lo scopo principale dello studio è stato quello di valutare la percentuale di carcasse bovine che, sebbene macellate con rito religioso, confluiscono nei normali canali commerciali, poiché considerate inadatte e scartate dalle comunità religiose.
A tal fine è stata condotta una raccolta dati, attraverso la creazione di un’apposita scheda, presso un impianto di macellazione toscano autorizzato allo svolgimento di pratiche di macellazione secondo rito religioso. Il periodo considerato dallo studio risulta compreso fra il 25/01/2016 ed il 05/12/2016, e ha visto l’applicazione del rito religioso su un totale di 672 capi di specie bovina, di cui 547 sottoposti a rituale islamico e 125 sottoposti a rituale ebraico. La pratica rituale islamica ha visto l’accettazione della totalità delle carcasse generate (100%), mentre la pratica rituale ebraica si è messa in luce per l’elevato ammontare di scarti prodotti (76,8%). Considerato che né a livello europeo né a livello nazionale esiste l'obbligo di riportare in etichetta il metodo di stordimento utilizzato per l'abbattimento dei capi, la commercializzazione di tali carcasse senza informazioni sulla modalità di macellazione rappresenta una limitazione nelle scelte d'acquisto dei consumatori.
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