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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12312022-143928


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
FONTANINI, LORENZO
URN
etd-12312022-143928
Titolo
Ruolo dell'angiogenesi nell'insorgenza e decorso del morbo di Alzheimer
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. La Mendola, Diego
Parole chiave
  • angiogenesi
  • morbo di Alzheimer
Data inizio appello
18/01/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'aumento dei casi di insorgenza della malattia di Alzheimer ha portato ad un aumento degli studi sulle possibili cause di sviluppo e decorso alternative e parallele alle teorie classiche. Una di queste nuove ipotesi è lo studio della componente vascolare, in particolar modo il ruolo svolto dall'angiogenesi. Questo processo è continuo all'interno di tutti i tessuti, compreso quello cerebrale, e svolge un ruolo cruciale in quanto tramite la formazione di nuovi vasi è possibile trasportare un'adeguata quantità di nutrienti e ossigeno necessarie al normale funzionamento cellulare. Per questo modifiche aberranti nella costruzione e struttura di nuovi vasi porta al risultato di un inadeguato apporto sanguigno presso i tessuti interessati. A livello cerebrale una costruzione angiogenica non idonea porta al deterioramento della barriera ematoencefalica, la quale svolge un doppio ruolo in quanto oltre a regolare il transito di molecole e varie sostanze all'interno del cervello, svolge un ruolo di difesa da agenti esterni e patogeni che potrebbero avere effetti tossici nel cervello. Ciò che permette di far risaltare questo aspetto è la densità capillare, infatti durante lo sviluppo anatomico del cervello si formano i vari capillari necessari per la formazione del tessuto cerebrale generando una struttura architettonica ben definita, ma con l'avanzare dell'età si potrebbero formare, per problematiche di natura cardiovascolare, reti capillari amorfe che portano a strutture non idonee ad un transito sanguigno corretto generando un flusso fortemente rallentato. Questa problematica va ad influire in maniera molto marcata sul metabolismo del peptide beta-amiloide provocando un suo eccessivo accumulo in diverse sedi cerebrali e quindi partecipando al danneggiamento delle unità vascolari. Tra i danni causati da un'angiogenesi aberrante troviamo anche danni al ricablaggio cerebrale con una conseguente perdita di trasmissività del segnale elettrico che può portere a danni neuronali. Tra le cause del rallentamento del flusso sanguigno troviamo anche altri fattori che sono anch’essi correlati con la struttura vascolare come l'angiopatia cerebrale amiloide, l'accumulo della proteina tau e l'accumulo dei mediatori dell'infiammazione per deterioramento della barriera emato-encefalica.
Tra i fattori che incidono sulle strutture vascolari e quindi su una possibile insorgenza di Alzheimer troviamo anche i vari fattori di rischio cardiovascolare come l'aterosclerosi, l'infarto del miocardio, le ischemie cerebrali, l'ictus, il colesterolo, il diabete ma anche fattori ambientali come lo stile di vita, consumo di alcol e tabacco, così come fattori ormonali ed anche genetici fino ad arrivare ad inserire nei fattori di incidenza anche i fenomeni di depressione.
Un aspetto interessante negli studi futuri potrebbe essere l'analisi del collegamento tra la malattia di Alzheimer e la demenza vascolare valutando i principali fattori comuni di insorgenza compreso quindi l'aspetto angiogenico e la sua degenerazione nel tempo. Sicuramente ci sono delle differenze e la loro individuazione possono permettere di arrivare ad una diagnosi precoce e definita in modo tempestivo per entrambe le malattie e quindi trovare cure efficaci per rendere più gestibile in una prima fase la manifestazione dei sintomi fino ad arrivare ad una prevenzione della loro insorgenza con l'individuazione di nuovi target terapeutici più efficaci rispetto a quelli attualmente trattati.
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