Tesi etd-12272024-105130 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANGELINI, REBECCA
URN
etd-12272024-105130
Titolo
Ottimizzazione e validazione della metodica di quantificazione di solventi residui in plasma derivati dell'azienda Kedrion
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA INDUSTRIALE
Relatori
relatore Dott. Di Fidio, Nicola
correlatore Dott.ssa Del Carlo, Sara
controrelatore Prof.ssa Ribechini, Erika
correlatore Dott.ssa Del Carlo, Sara
controrelatore Prof.ssa Ribechini, Erika
Parole chiave
- chimico-farmaceutico.
- gascromatografia
- plasmaderivati
- validazione
Data inizio appello
23/01/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/01/2095
Riassunto
Il presente lavoro di tesi è stato svolto presso l’azienda chimica e farmaceutica Kedrion S.p.A ed in particolare presso lo stabilimento produttivo di Bolognana (LU). Lo scopo del tirocinio è stato la validazione di due metodiche analitiche basate sulla gas cromatografia accoppiata a detector a ionizzazione di fiamma (FID) per la determinazione di solventi residui, quali etanolo, metanolo e isopropanolo, in intermedi del processo di purificazione di immunoglobuline umane concentrate 10% e in prodotti finiti di Albumina, Immunoglobuline 5% e 10%. L’ottimizzazione dell’approccio analitico ha avuto l’obiettivo di verificare l’abbattimento di tali analiti nel processo di purificazione e di verificarne i residui nel prodotto finito al fine di rendere il prodotto conforme rispetto ai limiti di concentrazione previsti dalla normativa attuale. Durante lo svolgimento del tirocinio è stato possibile acquisire competenze specifiche relative non solo al processo di frazionamento del plasma e di concentrazione e purificazione delle immunoglobuline umane ma anche competenze analitiche relative all’uso di sistemi gas cromatografici e all’approccio di convalida di metodiche analitiche applicate in ambito farmaceutico in conformità alle linee guida ICH Q2(R2). La tecnica analitica utilizzata è la Gascromatografia capillare con campionamento degli analiti mediante spazio di testa (cioè, con il prelievo della fase vapore in equilibrio termodinamico con la soluzione).
Il campione, opportunamente diluito, è dosato all’interno di fiale, che, chiuse ermeticamente, vengono introdotte in un forno termostatato per il tempo necessario affinché si stabilisca un equilibrio tra la soluzione e la fase gassosa sovrastante il liquido. L’auto-campionatore provvede a prelevare ed iniettare nel gascromatografo una porzione del vapore contenuto nella fiala. Tale campione sarà trasportato attraverso la colonna dalla fase mobile, che, nel nostro caso, è gas Elio.
Per la determinazione quantitativa degli analiti si ricorre alla tecnica di standardizzazione interna: il risultato dell’analisi condotta sui campioni viene fornito sulla base di una interpolazione grafica della risposta fornita dal rilevatore (FID) per ciascun campione, corretta per il valore dello standard interno, con la retta di calibrazione calcolata da una soluzione standard contenente gli analiti più lo standard interno in concentrazione nota.
Le due metodiche oggetto di validazione sono necessarie per identificare e quantificare i seguenti analiti: Etanolo, Metanolo e Isopropanolo. Questi, si ritrovano in concentrazione variabile negli intermedi di processo e nel prodotto finito. Le due metodiche sono state denominate Retta Bassa e Retta Alta. Il metodo Retta Alta ha lo scopo di determinare quantitativamente i solventi residui in campioni di Intermedi di processo di Immunoglobulina 10%. Il metodo Retta Bassa è necessario a determinare quantitativamente i solventi residui in campioni di prodotto finito di Albumina, Immunoglobulina 5% e 10%.
Poiché gli intermedi di processo dell’immunoglobulina 10% presentano concentrazioni più elevate di solventi residui rispetto al prodotto finito, è stata necessaria la validazione di due metodiche analitiche per le due rette di calibrazione: la retta bassa dove si ricercano le tracce degli analiti, e la retta alta dove invece si analizzano gli intermedi di processo di Immunoglobulina 10%. L’applicazione di due differenti rette di calibrazione permette di ottenere performance analitiche precise ed accurate sia ad alta che a bassa concentrazione.
Il campione, opportunamente diluito, è dosato all’interno di fiale, che, chiuse ermeticamente, vengono introdotte in un forno termostatato per il tempo necessario affinché si stabilisca un equilibrio tra la soluzione e la fase gassosa sovrastante il liquido. L’auto-campionatore provvede a prelevare ed iniettare nel gascromatografo una porzione del vapore contenuto nella fiala. Tale campione sarà trasportato attraverso la colonna dalla fase mobile, che, nel nostro caso, è gas Elio.
Per la determinazione quantitativa degli analiti si ricorre alla tecnica di standardizzazione interna: il risultato dell’analisi condotta sui campioni viene fornito sulla base di una interpolazione grafica della risposta fornita dal rilevatore (FID) per ciascun campione, corretta per il valore dello standard interno, con la retta di calibrazione calcolata da una soluzione standard contenente gli analiti più lo standard interno in concentrazione nota.
Le due metodiche oggetto di validazione sono necessarie per identificare e quantificare i seguenti analiti: Etanolo, Metanolo e Isopropanolo. Questi, si ritrovano in concentrazione variabile negli intermedi di processo e nel prodotto finito. Le due metodiche sono state denominate Retta Bassa e Retta Alta. Il metodo Retta Alta ha lo scopo di determinare quantitativamente i solventi residui in campioni di Intermedi di processo di Immunoglobulina 10%. Il metodo Retta Bassa è necessario a determinare quantitativamente i solventi residui in campioni di prodotto finito di Albumina, Immunoglobulina 5% e 10%.
Poiché gli intermedi di processo dell’immunoglobulina 10% presentano concentrazioni più elevate di solventi residui rispetto al prodotto finito, è stata necessaria la validazione di due metodiche analitiche per le due rette di calibrazione: la retta bassa dove si ricercano le tracce degli analiti, e la retta alta dove invece si analizzano gli intermedi di processo di Immunoglobulina 10%. L’applicazione di due differenti rette di calibrazione permette di ottenere performance analitiche precise ed accurate sia ad alta che a bassa concentrazione.
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