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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12262024-113728


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
DE ROSA, UGO
URN
etd-12262024-113728
Titolo
Screening for high-functioning Autism Spectrum Disorder in adult patients with Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: comorbidity and clinical correlates.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
PSICHIATRIA
Relatori
relatore Prof. Perugi, Giulio
Parole chiave
  • ADHD
  • adult neurodevelopmental disorders
  • autism spectrum disorder
  • autismo
  • disregolazione emotiva
  • emotional dysregulation
  • neurosviluppo
Data inizio appello
30/01/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scopo di questo lavoro è quello di investigare in maniera sistematica la presenza di tratti autistici in soggetti con diagnosi di ADHD e valutarne il possibile impatto sulla presentazione clinica. In particolare, è stata valutata la possibile influenza di tratti autistici su comorbidità, temperamento, livelli di disregolazione emotiva, funzionamento personale e disregolazione dei ritmi circadiani. Sono stati reclutati 78 soggetti con diagnosi di ADHD presso gli ambulatori della II unità della Clinica Psichiatrica Universitaria dell’AOUP. La presenza dei tratti autistici è stata valutata somministrando questionari di screening per il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) ad alto funzionamento AQ ed EQ. Il campione totale presentava caratteristiche compatibili con quelle descritte in letteratura per soggetti ADHD: prevalenza di sesso maschile, elevato tasso di comorbidità (soprattutto per disturbi d’ansia, disturbi da uso di sostanze e disturbi dell’umore), basso grado di scolarità. Sono risultati positivi allo screening per ASD 38 pazienti. I soggetti risultati positivi sono prevalentemente di sesso femminile ed hanno mostrato maggiori tratti temperamentali di tipo ansioso e depressivo, peggiore funzionamento personale, peggiore funzionamento esecutivo, maggiori livelli di disregolazione emotiva, maggiore presenza di elementi di disinibizione, anancasmo e distacco al funzionamento di personalità e maggiore livello di disregolazione dei ritmi circadiani. Sebbene questi dati debbano essere confermati ampliando il campione, emerge che soggetti con disturbi del neurosviluppo più complessi hanno una peggiore disregolazione emotiva, che si conferma elemento trasversale nei disturbi del neurosviluppo. Una maggiore complessità del neurosviluppo si associa anche a maggiore disregolazione dei ritmi circadiani e ad un funzionamento personale peggiore. Infine, il fatto che più pazienti con ADHD di sesso femminile siano positive allo screening per ASD rispetto a quelli di sesso maschile, può far ipotizzare che le note differenze tra soggetti di sesso diverso nella epidemiologia e nella presentazione clinica di entrambi i disturbi, possano essere dovute, almeno in parte, ad una comorbidità più frequente e misconosciuta. Alla luce di questi dati, potrebbe essere presa in considerazione l’utilità di uno screening per ASD quando viene posta diagnosi di ADHD, soprattutto in persone di sesso femminile.
The aim of this work is to systematically investigate the presence of autistic traits in individuals diagnosed with ADHD and evaluate their possible impact on clinical presentation. In particular, the possible influence of autistic traits on comorbidity, temperament, levels of emotional dysregulation, personal functioning, and dysregulation of circadian rhythms was evaluated. Seventy-eight subjects diagnosed with ADHD were recruited from the outpatient service of the Psychiatry Unit 2 at Pisa University Hospital. The presence of autistic traits was assessed by administering Autism Spectrum Disorder (ASD) high-functioning AQ and EQ screening questionnaires. The total sample had characteristics compatible with those described in the literature for ADHD subjects: male prevalence, high comorbidity rate (especially for anxiety disorders, substance use disorders, and mood disorders), and low educational attainment. Thirty-eight patients tested positive on screening for ASD. The subjects who tested positive were predominantly female and showed greater anxious and depressive temperamental traits, worse personal functioning, worse executive functioning, higher levels of emotional dysregulation, greater presence of elements of disinhibition, ananchasm and detachment to personality functioning, and higher level of dysregulation of circadian rhythms. Although these data need to be confirmed through expanding the sample, it appears that subjects with more complex neurodevelopmental disorders have worse emotional dysregulation, which is confirmed to be a cross-sectional element in neurodevelopmental disorders. More complex neurodevelopment is also associated with greater dysregulation of circadian rhythms and worse personal functioning. Finally, the fact that more female ADHD patients screen positive for ASD than male ADHD patients may suggest that the known differences between subjects of different sexes in the epidemiology and clinical presentation of both disorders may be due, at least in part, to a more frequent and misrecognized comorbidity. Based on these data, the usefulness of screening for ASD when a diagnosis of ADHD is made, especially in the female sex, might be considered.
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