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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-12162020-103710


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE PAOLI, ALBERTO
URN
etd-12162020-103710
Titolo
OBBLIGO DEI SOCCORSI IN MARE E LA POLITICA DEI PORTI CHIUSI ALLA LUCE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DEL MARE E DEI CONFLITTI ARMATI
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Dott. Diana, Luigi
Parole chiave
  • Conflitti armati
Data inizio appello
14/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/01/2091
Riassunto
L’argomento di questa tesi sul diritto internazionale dei conflitti armati tratta il fenomeno dell'immigrazione irregolare via mare nel Mar Mediterraneo, con le relative conseguenze per gli Stati dell’Unione Europea che si affacciano sul Nord Africa con un focus sulle coste della penisola italiana.
Negli ultimi venti anni, il Mar Mediterraneo è divenuto osservatore di un’intensa immigrazione via mare da parte di migliaia di migranti provenienti dal Continente africano, soprattutto da migranti economici, rifugiati e richiedenti asilo, diretti verso i Paesi membri del Sud Europa come ad esempio l’Italia che, con l’isola di Pantelleria, dista solamente 70 chilometri, circa 38 miglia nautiche, dalle coste tunisine.
In risposta a questo evento, la comunità europea ha sviluppato un’attitudine prettamente difensiva nella gestione del fenomeno, identificando il fenomeno dell’immigrazione clandestina come una minaccia alla sicurezza interna e all’integrità della propria politica migratoria.
I flussi migratori attualmente sono sempre più intensi, eterogenei e mutevoli.
Il controllo degli spazi marini, delle frontiere e la difformità sia del quadro giuridico sulle procedure di ingresso, sia della prassi applicativa di ogni singolo Stato membro, ha conseguenze preoccupanti sui diritti dei migranti stessi e crea controversie abbastanza frequenti tra Stati confinanti.
Il tutto si ripercuote in un’instabilità sociopolitica internazionale accompagnata da una ridefinizione delle priorità nella cooperazione del Mar Mediterraneo.
La prima parte introduttiva espone un breve excursus storico-normativo sulla giurisdizione del Mar Mediterraneo e sugli attuali effetti delle rispettive aree di sovranità tra gli Stati costieri del Mar Mediterraneo, in conformità con il diritto del mare e in special modo con la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.
A seguire viene fatto uno studio sulle politiche adottate dall’Unione Europea e dallo Stato italiano, con un breve approfondimento sull’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex fino a giungere alle missioni umanitarie e militari che si sono susseguite nel corso dell’ultimo decennio che hanno interessato la Marina Militare italiana come Mare Nostrum, Triton, Themis, Sophia fino a giungere alla più attuale Irini del 1° aprile 2020.
Lo studio prosegue con un’analisi dettagliata del regime giuridico in cui operano le organizzazioni non governative, vedendo nel dettaglio quali sono quelle che operano attualmente nel Mar Mediterraneo centrale e risvolti di carattere penale nel salvataggio di vite umane da parte di persone non assoggettate allo status di militare.
Il capitolo successivo tratta le problematiche relative alle Operazioni S.A.R. e le questioni giuridiche correlate anche a seguito del decreto-legge del 2018 “Disposizioni urgenti in materia di contrasto all’immigrazione illegale e di ordine e sicurezza pubblica” e in particolare vengono trattati i casi della nave Diciotti (2018) e della nave Gregoretti (2019), dove è indagato il Ministro dell’Interno dell’epoca, Senatore Matteo Salvini.
Infine, viene trattata la questione dei porti chiusi, partendo dalla loro chiusura tramite il decreto Salvini del 2018 fino alla loro parziale riapertura nel 2020 con il decreto Lamorgese del 12 ottobre 2020.
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