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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12152024-174944


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SILVA SCHOTT, EMILIO JOSE
URN
etd-12152024-174944
Titolo
Valutazione dei biomarker anatomici e tomografici come fattori predittivi dell’acuità visiva in occhi con occlusione venosa retinica trattati con iniezioni intravitreali di anti-VEGF. ​
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
OFTALMOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Figus, Michele
relatore Prof.ssa Posarelli, Chiara
Parole chiave
  • anti-vegf
  • biomarker
  • edema maculare
  • retinal vein occlusion
  • tomografia a coerenza ottica
  • trombosi venosa retinica
Data inizio appello
29/01/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/01/2028
Riassunto
L’occlusione venosa retinica (RVO) è una condizione caratterizzata dall’ostruzione parziale o completa di una vena retinica. Ha un importante impatto sulla qualità della vita dei pazienti perché spesso si associa a un deficit visivo. I comuni fattori di rischio principali sono l’età, il fumo, l’ipertensione arteriosa sistemica, il diabete mellito e l’iperlipidemia. Il trattamento per la RVO mira a prevenire e trattare le complicanze che causano perdita della vista, in particolare l’edema maculare e la neovascolarizzazione.
L’OCT viene utilizzata per guidare decisioni terapeutiche, valutare biomarcatori di malattia e determinare la prognosi del paziente. I principali parametri studiati sono: spessore retinico centrale (CRT), presenza di fluido maculare, integrità della membrana limitante esterna (ELM), integrità della zona ellissoide (EZ), disorganizzazione degli strati interni retinici (DRIL), presenza di foci iper-riflettenti (HRF).
Gli obiettivi principali di questa tesi sono l'identificazione e la valutazione dei biomarker tomografici e anatomici in pazienti con occlusione venosa retinica, nonché lo studio delle loro variazioni nel tempo e successivamente alla somministrazione di iniezioni intravitreali di anti-VEGF. È stato condotto uno studio retrospettivo su pazienti affetti da occlusione venosa retinica complicata da edema maculare, trattati con iniezioni intravitreali di anti-VEGF nel periodo compreso tra novembre 2018 e maggio 2023.
È stato osservato un miglioramento statisticamente significativo (p<0.05) dell’acuità visiva, dello spessore retinico centrale e del DRIL. La riduzione dell'interruzione della membrana limitante esterna non è risultata statisticamente significativa (p=0.19) a 6 mesi, ma è diventata significativa (p<0.05) a 12 mesi. Per quanto riguarda i HRF e la riduzione delle alterazioni della zona ellissoide, non è stata rilevata alcuna differenza statisticamente significativa (p>0.05) tra la diagnosi e dopo 6 e 12 mesi.
Il tipo di occlusione venosa (BRVO) è stato identificato come un fattore predittivo dell'acuità visiva a 6 mesi (coeff: 2.82; p = 0.029; IC = 1.33 a 211.3). Possiamo confermare che le iniezioni intravitreali di anti-VEGF rappresentano un trattamento efficace nei pazienti con edema maculare secondario a occlusioni venose retiniche. I risultati di questo studio suggeriscono inoltre il positivo impatto del trattamento sui biomarker tomografici, in particolare DRIL ed ELM.
La CRVO si è dimostrata un fattore predittivo negativo per il recupero dell'acuità visiva. In conclusione, i biomarcatori tomografici possono essere utili per monitorare la progressione della malattia. Saranno necessari ulteriori studi per approfondire la loro capacità di predire la prognosi visiva, insieme a quella di altri possibili biomarcatori.
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