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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12152024-165225


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FERZOLA, ALBERTO
URN
etd-12152024-165225
Titolo
Lo sviluppo dell'arma subacquea italiana tra le due guerre mondiali
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Prof. Gemignani, Marco
Parole chiave
  • sommergibile
  • sottomarino
  • subacquea
Data inizio appello
16/01/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi analizza lo sviluppo dell’arma subacquea italiana tra le due Guerre Mondiali, contestualizzandolo nelle trasformazioni storiche, politiche e militari del periodo fascista. L’obiettivo è comprendere come la Regia Marina abbia affrontato le sfide poste dalle nuove esigenze geopolitiche e dai limiti tecnologici ed economici dell’epoca.

Il Capitolo Primo esplora le radici dello sviluppo subacqueo italiano nel periodo postbellico. Si evidenziano le difficoltà del primo dopoguerra, con particolare attenzione alla vicenda dell’F.16 e alla crisi che portò alla riorganizzazione della Marina. Attraverso l’analisi delle conferenze navali di Washington e delle prime strategie subacquee, il capitolo delinea come i sommergibili vennero gradualmente integrati nei piani strategici italiani, pur con iniziali perplessità e confusione dottrinale. Si analizzano inoltre le prime generazioni di battelli, evidenziandone le caratteristiche tecniche e il confronto con le potenze estere.

Il Capitolo Secondo affronta lo sviluppo tecnico e operativo dei sommergibili negli anni ’30. Si analizzano gli effetti della Conferenza Navale di Londra, le dottrine operative emergenti e l’impatto della Guerra d’Etiopia sulla mobilitazione della flotta subacquea. Viene approfondito il ruolo dei sommergibili nel nuovo pensiero navale italiano, concentrandosi sull’evoluzione dei battelli, le innovazioni tecniche e il confronto con le marine straniere. Il capitolo mostra come l’Italia cercò di colmare il divario con le grandi potenze attraverso un programma di costruzione ambizioso ma spesso limitato da vincoli economici e tecnologici.

Il Capitolo Terzo si focalizza sull’impiego operativo dei sommergibili italiani durante la Guerra Civile Spagnola, un periodo cruciale per testare le capacità operative e strategiche della flotta subacquea. Si analizzano le missioni italiane, tra cui il caso dei sommergibili legionari e il “caso Basilisk,” mettendo in luce i successi, i fallimenti e le lezioni apprese. Inoltre, il capitolo esplora la collaborazione italo-tedesca nel periodo immediatamente precedente alla Seconda Guerra Mondiale, gettando luce sulle implicazioni strategiche e tecniche di questa alleanza.

Le Conclusioni tirano le somme dell’analisi, evidenziando come, nonostante l’ambizioso programma subacqueo del regime fascista, i sommergibili italiani soffrirono di problemi strutturali, strategici e operativi che ne limitarono l’efficacia. Tuttavia, la componente subacquea si distinse per il contributo morale e tecnico degli equipaggi, rappresentando uno strumento centrale della propaganda fascista, pur senza mai raggiungere il livello delle principali potenze marittime.
Questo studio offre un’ampia prospettiva sul ruolo dei sommergibili nella strategia navale italiana, mettendo in evidenza i legami tra politica, tecnologia e ambizioni militari nel periodo tra le due guerre mondiali.
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