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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12102024-151957


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CRISTOFARO, ANTONIO
URN
etd-12102024-151957
Titolo
LE OPERAZIONI DEI MEZZI D’ASSALTO E INSIDIOSI DELLA REGIA MARINA ITALIANA NEL MAR NERO
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Gemignani, Marco
Parole chiave
  • mezzi d'assalto e insidiosi
Data inizio appello
10/01/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel 1939, anno precedente a quello dell’entrata in guerra, l’Italia aveva in linea:
- 2 corazzate;
- 22 incrociatori;
- 61 cacciatorpediniere;
- 71 torpediniere;
- 107 sommergibili;
- 71 MAS;
- 60 unità mercantili per la vigilanza foranea antiaerea.
Con questo organico, la Regia Marina si avviava a sfidare la supremazia inglese.
L’attività della Regia Marina italiana nel Mar Nero durante la Seconda Guerra Mondiale rappresenta un capitolo estremamente significativo nella storia bellica del conflitto. Questo teatro di guerra, geograficamente distante dalle tradizionali aree operative italiane, vide la partecipazione della Xª Flottiglia MAS, un’unità d’élite specializzata in operazioni di assalto navale e sabotaggio. L’intervento italiano fu il risultato delle esigenze strategiche dell’Asse, in particolare della Germania, che necessitava di un supporto navale per affrontare la potente Marina sovietica e proteggere le rotte marittime cruciali per il fronte orientale.
Dal 1941 al 1943, in coordinamento con la Kriegsmarine tedesca e le forze navali romene, la Marina italiana dispiegò i suoi mezzi d’assalto e insidiosi nelle acque del Mar Nero con l’obiettivo di colpire il naviglio nemico, sabotare le infrastrutture sovietiche e garantire la sicurezza dei convogli dell’Asse. Nonostante le difficoltà logistiche e operative derivanti dalla lontananza dalla madrepatria e dalle dure condizioni ambientali, i marinai italiani diedero prova di grande abilità, coraggio e adattamento.
Le missioni condotte dalla Xª Flottiglia MAS si distinsero per la loro audacia e l'uso innovativo di mezzi come i MAS, gli MTSM e i sommergibili tascabili C.B.. Questi mezzi erano già stati impiegati con successo in altri teatri, come nel Mediterraneo, e furono adattati alle condizioni particolari del Mar Nero. Tuttavia, le operazioni italiane non furono esenti da difficoltà. Il costante problema dei rifornimenti, la mancanza di basi adeguatamente attrezzate per la manutenzione dei mezzi e la crescente superiorità delle forze sovietiche influirono sul rendimento delle missioni e limitarono il pieno successo della campagna.
Lo scopo di questo elaborato è di ricostruire l’intervento italiano nel Mar Nero, ma mira anche a collocarlo all'interno del più ampio contesto della guerra sul fronte orientale. Attraverso l’analisi delle operazioni, delle difficoltà incontrate e del contributo complessivo della Regia Marina italiana, si cercherà di offrire una visione d’insieme su un aspetto meno noto del coinvolgimento italiano nella Seconda Guerra Mondiale, ma di indubbio valore strategico e umano.
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