Tesi etd-11272012-223740 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
SANNA, MICHELA
URN
etd-11272012-223740
Titolo
Ruolo predittivo degli indici di resistenza intraparenchimali renali sulla funzione renale e la pressione arteriosa dopo rivascolarizzazione in pazienti con malattia renovascolare aterosclerotica.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA INTERNA
Relatori
relatore Bernini, Giampaolo
Parole chiave
- indici di resistività
- malattia renovascolare
Data inizio appello
08/01/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Scopo della tesi è stata la valutazione del ruolo predittivo degli indici di resistenza intraparenchimali renali (IR) sul beneficio in termini di pressione arteriosa e funzione renale in pazienti ipertesi affetti da stenosi unilaterale aterosclerotica dell’arteria renale, sottoposti a rivascolarizzazione percutanea avvenuta con successo.
In 158 pazienti ipertesi con stenosi emodinamicamente significativa dell’arteria renale di tipo aterosclerotico sono stati acquisiti gli IR, mediante ecodoppler US. Dodici mesi dopo la procedura, i pazienti sono stati classificati sulla base della funzione renale e della pressione arteriosa in due categorie: Guariti/migliorati(se PA<140/90 mmHg o PAD ridotta più di 15 mmHg, con los tesso numero di farmaci o con la loro riduzione/sospensione; riduzione del GFR>20%), o invariati.
Per quanto riguarda la funzione renale, gli IR nel rene stenotico e nel contro laterale si sono dimostrati significativamente più alti nei pazienti con fallimento (n=20) rispetto a quelli con beneficio (0.72+0.11 vs 0.61+0.11 e 0.76+0.08 vs 0.66+0.09, p<0.05). Tra i diversi cut-off generati, IR nel rene contro laterale >0.73 PROVIDED la più ampia area sotto la curva (0.77) e la maggiore sensibilità (80%) e specificità (72%). Nell’analisi di regressione logistica multivariata, IR nel rene contro laterale >0.73 risultava l’unico fattore prognostico indipendente di fallimento nell’outcome della funzione renale.
Per quanto riguarda la pressione arteriosa, i pazienti che non hanno ottenuto beneficio dalla rivascolarizzazione (n=60)presentavano valori simili di IR in entrambi i reni (p=ns), ma con pressione di pulsazione, albuminuria e durata dello stato ipertensivo inferiori paragonati ai pazienti con miglior controllo della PA.
In conclusione IR nel rene contro laterale è un fattore prognostico indipendente della funzione renale dopo rivascolarizzazione percutanea avvenuta con successo in pazienti ipertesi con stenosi emodinamicamente significativa, di tipo aterosclerotico, ma non è altrettanto in grado di predire l’outcome pressorio.
In 158 pazienti ipertesi con stenosi emodinamicamente significativa dell’arteria renale di tipo aterosclerotico sono stati acquisiti gli IR, mediante ecodoppler US. Dodici mesi dopo la procedura, i pazienti sono stati classificati sulla base della funzione renale e della pressione arteriosa in due categorie: Guariti/migliorati(se PA<140/90 mmHg o PAD ridotta più di 15 mmHg, con los tesso numero di farmaci o con la loro riduzione/sospensione; riduzione del GFR>20%), o invariati.
Per quanto riguarda la funzione renale, gli IR nel rene stenotico e nel contro laterale si sono dimostrati significativamente più alti nei pazienti con fallimento (n=20) rispetto a quelli con beneficio (0.72+0.11 vs 0.61+0.11 e 0.76+0.08 vs 0.66+0.09, p<0.05). Tra i diversi cut-off generati, IR nel rene contro laterale >0.73 PROVIDED la più ampia area sotto la curva (0.77) e la maggiore sensibilità (80%) e specificità (72%). Nell’analisi di regressione logistica multivariata, IR nel rene contro laterale >0.73 risultava l’unico fattore prognostico indipendente di fallimento nell’outcome della funzione renale.
Per quanto riguarda la pressione arteriosa, i pazienti che non hanno ottenuto beneficio dalla rivascolarizzazione (n=60)presentavano valori simili di IR in entrambi i reni (p=ns), ma con pressione di pulsazione, albuminuria e durata dello stato ipertensivo inferiori paragonati ai pazienti con miglior controllo della PA.
In conclusione IR nel rene contro laterale è un fattore prognostico indipendente della funzione renale dopo rivascolarizzazione percutanea avvenuta con successo in pazienti ipertesi con stenosi emodinamicamente significativa, di tipo aterosclerotico, ma non è altrettanto in grado di predire l’outcome pressorio.
File
Nome file | Dimensione |
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tesi_spe...one_1.pdf | 698.54 Kb |
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