• formazione miglioramento salute

Si vogliono considerare la centralità e l’evoluzione della figura professionale del Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, nonché le sue necessità formative nell’ambito dell’educazione continua in medicina, spesso affrontate dall’organizzazione in maniera inadeguata. Alla luce delle nuove esigenze emergenti nel settore, in parte evidenziate anche nel Piano Nazionale della Prevenzione 2010/2012, e dell’utilità del lavoro per processi come superamento della tradizionale e rigida organizzazione per funzioni, si ipotizza di utilizzare una metodologia analitica di processo (il metodo F.M.E.A.) per individuare preventivamente le criticità e definire conseguentemente i fabbisogni formativi, congrui a una visione di miglioramento delle prestazioni individuali e di trasformazione tecnica e culturale della professione nonché al raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione e della sanità pubblica. A tal fine sarà analizzato, come esempio pratico, il sottoprocesso di “ispezione pianificata”, che rappresenta la principale attività del macroprocesso di controllo ufficiale degli alimenti: attività che coinvolge nelle sue varie fasi non solo il Tecnico della Prevenzione, ma anche il personale della Dirigenza medica e veterinaria e il personale amministrativo di supporto operante nei servizi di prevenzione. Sarà quindi formulata un’ipotesi per il passaggio dalla definizione dei fabbisogni alla progettazione degli eventi formativi.