• tecniche colturali

L’obbiettivo generale del lavoro svolto è stata la verifica e messa a punto di tecniche propagative atte a valorizzare alcune specie del genere salvie, particolarmente propense alla coltura in vaso e per l’utilizzo come ornamentali o l’attitudine alla spiccata propagazione e resa in biomassa ai fini estrattivi sia di oli che di metabolici secondari dalle ben note proprietà farmaceutiche, oltre che culinarie e medicamentose e non ultimo l’impiego di metabolici secondari dalle proprietà antifungine e antiparassitarie verso fitopatogeni, settore di ricerca in attiva crescita e dalle promettenti prospettive. Tra le attività svolte sono state affrontate prove di fotoperiodo e di utilizzo di prodotti brachizzanti a basso impatto ambientale e ritardanti della crescita ai fini di acquisire maggiori conoscenze sulla morfogenesi e crescita di questo genere e per cercare di presentare un’ alternativa verso prodotti brachizzanti e nanizzanti, che sono di pratica comune nell’attività florovivaista, che abbiano una persistenza minore nell’ambiente e che siano meno pericolosi per gli operatori del settore. Oltre alle prove in vivo sono state affrontate prove in vitro, in particolare, su specie con difficoltà propagative e difficoltà di adattamento, oltre che prove con regolatori ai fini di regolamentare la taglia e facilitarne l’ambientamento in vivo, acquisendo maggiori conoscenze sull’attitudine propagativa, in vitro, di questa famiglia.
Le attività svolte sono previste nell’ambito di un progetto Europeo INTERREG – ALCOTRA dal titolo “Valorizzazione a scopi commerciali delle potenzialità del genere Salvia”.
Gli obbiettivi di questo progetto proponevano l’individuazione e la messa a punto di sistemi produttivi di specie e cultivar appartenenti al genere Salvia che rivestono interesse sia dal punto di vista ornamentale sia da quello di estrazione di principi attivi utili per la difesa delle colture e per la salute umana ed idonee a coltivazioni di nicchia in Liguria e in Francia.