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In questa Tesi ho analizzato il “Diritto d’iniziativa dei cittadini europei” (ICE European Citizens’Initiative) il quale è stato introdotto a seguito della modifica dell’art. 11 del Trattato sull’Unione Europea che ha introdotto la base giuridica necessaria per disciplinarlo. L’ultimo paragrafo dell’art. 11 del Trattato sull’Unione Europea rinvia per la disciplina di questo nuovo istituto all’art. 24 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e al Regolamento 211/2011.
Con questo nuovo strumento, ai s.s. dell’art. 277 del Trattato sull’Unione europea, ogni cittadino europeo può richiedere individualmente o in associazione con altri cittadini che la Commissione europea proponga un atto legislativo su questioni nelle quali l’Unione Europea ha il potere di legiferare e che sia una materia di competenza della Commissione.
Per presentare un’iniziativa chi la propone deve rispettare dei presupposti sanciti nei trattati e nel Regolamento 211/2011 e in mancanza di questi la petizione non potrà essere accolta.
Questo nuovo istituto è anche un tentativo, da parte dell’Unione europea, di voler colmare il c.d. “deficit democratico” che negli ultimi anni è stato molto sentito in Europa da molti cittadini che si sono sentiti sfiduciati dall’Unione e dalle sue istituzioni. Questo sentimento di sfiducia ha dato il via alla creazione di molti gruppi e/o movimenti politici di forte ispirazione antieuropeista.