• malattie mitocondriali
• oftalmoplegia esterna progressiva
• tetracicline

Le tetracicline possono avere effetti neuroprotettivi e mioprotettivi. L'obiettivo di questo studio pilota della durata complessiva di sei mesi, condotto in doppio cieco nei primi tre mesi ed a braccio unico ed in aperto nei successivi tre mesi, è stato quello di valutare se le tetracicline potessero essere utili in pazienti affetti da oftalmoplegia esterna progressiva. Durante la fase in doppio cieco, non sono stati osservati significativi cambiamenti della motilità oculare nel gruppo di pazienti trattati con tetracicline; al contrario, nel gruppo trattato con placebo, è stato osservato un significativo peggioramento dell'oftalmoplegia. Quindi il trattamento con tetracicline potrebbe rallentare, in questi pazienti, la progressione dell'oftalmoplegia. Inoltre, le tetracicline, potrebbero modificare i livelli ematici dei marcatori di stress ossidativo, basalmente elevati in questi pazienti. Ulteriori studi sono necessari per confermare questi effetti delle tetracicline nelle miopatie mitocondriali.