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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11222024-153512


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROMANINO, FULVIA
URN
etd-11222024-153512
Titolo
"Perchè non tornano?" Una indagine comparativa tra expat italiani in Germania e Norvegia
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • emigrazione qualificata
  • expat
  • high skilled migrations
  • migrazioni
  • professional knowledge workers
  • società della conoscenza
Data inizio appello
16/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/12/2027
Riassunto
Le migrazioni, specialmente quelle per motivi di lavoro, costituiscono uno degli elementi
fondamentali del mondo globalizzato contemporaneo. Il progresso tecnologico e conoscitivo della
modernità ha facilitato gli spostamenti a livello globale, i quali seguono spesso un percorso che va
dalla decisione iniziale, attraverso una fase esplorativa, fino a un eventuale consolidamento o
ulteriori trasferimenti. Questo studio si concentra sul fenomeno crescente delle migrazioni
qualificate, ovvero l'emigrazione di individui con un alto livello di istruzione. In Italia, il fenomeno
delle migrazioni qualificate ha mostrato una tendenza di crescita costante a partire all’incirca dalla
fine degli anni ’90, attraverso la crisi economica del 2008 senza avere alcun rallentamento (fattore
che ha invece interessato il resto delle emigrazioni dal nostro paese a cavallo tra il 2005 e il 2008),
fino all'avvento della pandemia di COVID-19 e alle conseguenti misure governative. La "fuga di
cervelli" ha coinvolto in media circa il 25% dei laureati italiani. Questo lavoro esplora le dinamiche
temporali di questa tipologia di migrazione e analizza le ragioni che spingono molti italiani a non
fare ritorno nel paese di origine dopo un'esperienza lavorativa all'estero. Lo studio è articolato in
due parti principali: nella prima parte, composta dai primi due capitoli, vi è una analisi storica del
fenomeno dell’emigrazione italiana che sfocia nel fenomeno più recente dell’emigrazione
qualificata italiana, inoltre si evidenzia la connessione tra mobilità e globalizzazione e si fa
riferimento alla nascita della Knowledge society e al ruolo dei professional knowledge workers;
nella seconda parte, che corrisponde ai capitoli tre e quattro, vengono illustrati la metodologia e gli
strumenti utilizzati ed in ultima istanza viene riportata l’analisi delle interviste effettuate. La nostra
ricerca utilizza dati raccolti nell’ambito del progetto PRIN “Migrem” con capofila l’Università di
Milano e di cui l’Università di Pisa costituisce una Unità di Ricerca, è stato possibile dunque
condurre una analisi comparativa tra italiani espatriati in Norvegia e in Germania, con almeno un
titolo di studio universitario e residenti all'estero da un minimo di 5 a un massimo di 15 anni, i quali
si trovano in una fase di vita, e del percorso migratorio, che si presume non essere “esplorativa” ma
di possibile radicamento nel nuovo paese di residenza. Lo strumento di cui ci si è avvalsi per la
raccolta dei dati è l’intervista non strutturata, la quale ha permesso un'esplorazione approfondita
delle esperienze di vita dei partecipanti. Tali interviste sono state raccolte tramite contatti con
associazioni scientifiche di italiani all’estero (Comites di Oslo, SIGN, Forum accademico italiano) e
la loro numerosità è stata individuata una volta raggiunto il livello ottimale di saturazione delle
informazioni, fino a coinvolgere 32 partecipanti in totale: 16 in Germania e 16 in Norvegia. La
scelta di comparare due paesi europei con contesti sociali e culturali differenti permette di
analizzare il fenomeno del "non ritorno" da diverse prospettive. Nelle conclusioni del lavoro, i
risultati ottenuti sono inseriti in un contesto più ampio e vengono valutate possibili soluzioni
politiche, sociali e culturali che l'Italia potrebbe adottare per affrontare il fenomeno del "non
ritorno".
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