• acidi fenolici
• antocianine
• attività antiossidante
• biossido di carbonio
• flavonoidi
• intensità luminosa
• lattuga
• salinità

Un'attenzione progressivamente maggiore è stata devoluta negli ultimi anni al contenuto di composti con potere antiossidante, presenti naturalmente nei prodotti alimentari freschi, a motivo del loro sempre più riconosciuto effetto protettivo espletato sulla salute dell’uomo. Sostanze dotate di questa capacità come gli acidi fenolici, i flavonoidi e le antocianine sono ampiamente diffuse nel regno vegetale in cui costituiscono una classe di prodotti del metabolismo secondario. Queste molecole possiedono un elevato potere antiossidante, infatti, sono capaci di contenere il danno causato dalle specie reattive dell'ossigeno (ROS). È stato osservato che la loro sintesi aumenta in presenza di stress di tipo biotico e abiotico che la pianta può dover fronteggiare nel corso del proprio ciclo biologico. L’obiettivo del presente studio è di indagare come delle cultivar di lattuga a diversa pigmentazione possano rispondere ad alterate condizioni ambientali dal punto di vista della produzione dei composti fenolici. Tutto questo lavoro è condotto alla luce di quelle che sono le prospettive a breve-medio termine relative al cambiamento climatico, con attenzione particolare al livello di biossido di carbonio destinato ad aumentare e alla progressiva salinizzazione di una sempre crescente superficie di suoli sfruttati intensivamente dalla produzione agricola. Il lavoro conferma quanto già osservato riguardo il maggiore potere antiossidante tipico delle cultivar a foglia rossa, determinato dal maggiore contenuto di acidi fenolici e flavonoidi, oltre che per la presenza di antocianine, loro caratteristica esclusiva. La capacità antiossidante nelle cultivar non risultava correlata alla specifica presenza di un composto piuttosto che un altro, essendo risultato il metabolismo fenolico molto variabile, in dipendenza della cultivar e dei fattori ambientali operanti. Da quanto rilevato si può affermare che la lattuga, soprattutto con riferimento a quella a foglia rossa, trae vantaggio da questi fattori ambientali alterati non facendo osservare diminuzioni nella crescita e al contempo accumulando una maggiore quota di diversi composti fenolici che possiedono i già evidenziati effetti benefici per la salute umana. Tenuto presente questo aspetto si può sottolineare come dinanzi all'inevitabilità di un cambiamento climatico di così ampia portata e previsto realizzarsi nell'arco di pochi decenni, sia confortante la constatazione che una specie di largo consumo come la lattuga possa sfruttare a beneficio della propria crescita queste condizioni ambientali alterate, al contempo rendendo il proprio contenuto nutrizionale ancora più di valore per i benefici che esplica sulla salute dell'uomo.