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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11222014-160025


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LOSI, ELEONORA
URN
etd-11222014-160025
Titolo
Valutazione della vulnerabilità sismica del fabbricato “sodiera” dello stabilimento Solvay di Rosignano (LI) e studio dell’influenza degli impianti sul comportamento globale.
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Dott. Morelli, Francesco
relatore Prof. Salvatore, Walter
Parole chiave
  • interazione impianti
  • vulnerabilità sodiera
Data inizio appello
15/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’oggetto della presente tesi è la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio industriale esistente in acciaio dello stabilimento Solvay di Rosignano (LI) e lo studio dell’influenza degli impianti sul comportamento globale.
L’edificio, denominato “sodiera”, è stato realizzato nei primi anni del secolo scorso e come tutti gli edifici vetusti presenta numerose vulnerabilità non essendo stato certamente progettato seguendo i nuovi criteri di progettazione anti-sismica (capacity design).
Per la verifica dell’edificio è stata eseguita un’analisi dinamica lineare con spettro di risposta elastico. Dalle analisi eseguite la struttura è risultata generalmente ben dimensionata per resistere alle azioni antropiche, mentre più generalizzate risultano le carenze se si considera l’azione sismica. Le verifiche di gran parte dei controventi risultano non soddisfatte e anche alcune colonne hanno un rapporto Domanda/Capacità superiore all’unità.
Oltre alla valutazione della vulnerabilità sismica globale della struttura è stata studiata l’interazione degli impianti con la struttura. Dalle analisi è risultato che la presenza delle tubazioni non altera il comportamento della struttura principale, ma è molto alto il rischio di rottura delle tubazioni data la presenza di alcuni tratti in ghisa e con raccordi rigidi. Per valutare gli effetti dell’interazione dei serbatoi con la struttura è stato simulato un “disaccoppiamento” degli stessi dalla struttura in grado di schematizzare un eventuale inserimento di isolatori sismici. Tale disaccoppiamento porterebbe a un aumento della capacità resistente del 30%.
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