• bovini da carne
• compensazione
• emissioni di carbonio
• sostenibilità

Gli allevamenti bovini da carne svolgono un ruolo chiave nella produzione di cibo, trasformando risorse non edibili dall’uomo in alimenti di alto valore nutrizionale e contribuendo al mantenimento del paesaggio. Il settore però è responsabile di una significativa quota di emissioni di gas serra legate a fermentazioni enteriche, gestione del letame e produzione di mangimi. Tramite l’analisi del ciclo di vita LCA, è stato valutato il bilancio tra le emissioni di carbonio di allevamenti estensivi agrosilvopastorali e il loro potenziale di compensazione, individuando strategie per ridurre l’impatto ambientale e mitigare il cambiamento climatico. Lo studio ha coinvolto quattro aziende del Nord Italia, in cui gli animali pascolano in alpeggio durante l’estate e sono stabulati in inverno. L’approccio ha considerato le attività connesse alla produzione di carne, utilizzando il chilogrammo di peso vivo come unità funzionale. È stato inoltre stimato il potenziale di assorbimento del carbonio delle foreste pascolate, basandosi sull’Inventario Nazionale delle Foreste e utilizzando coefficienti specifici per le specie arboree. I risultati mostrano un impatto medio di 19 kg di CO2eq per kg di peso vivo, con un assorbimento medio di 4,5 kg di CO2 eq. Le aziende estensive, grazie alle foreste pascolate, compensano fino al 100% risultando più sostenibili. Promuovere sistemi estensivi agrosilvopastorali emerge quindi come strategia efficace per coniugare produttività e sostenibilità ambientale.