• azione penale
• criteri di priorità
• pubblico ministero
• separazione delle carriere

La tesi si pone come obiettivo quello di analizzare la portata applicativa dell’art. 112 Cost. alla luce delle problematicità pratiche presenti nel nostro ordinamento. In apertura di questo elaborato si è rilevato come quest’ultimo sia posto a garanzia del principio di uguaglianza, di legalità e dell’indipendenza del pubblico ministero. Proprio in tema di indipendenza, si è osservato come vi sia la sussistenza di un’asimmetria tra la figura del pubblico ministero e quella del giudice. Alla luce di questa considerazione si è sviluppata una riflessione sul tema della separazione delle carriere. Proseguendo nell’analisi, abbiamo constatato, però, come il principio di obbligatorietà dell’azione penale non riesca a trovare una piena applicazione, pertanto, si sono esaminati i vari rimedi adottati nel nostro sistema penale, con particolare attenzione per i criteri di priorità. In merito a questi ultimi si è riportata l’evoluzione che li ha caratterizzati, conducendoli: dall’essere mere prassi interne ai singoli uffici di procura al riconoscimento normativo a seguito della Riforma Cartabia.