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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11182024-143753


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BIGOZZI, GIULIA
URN
etd-11182024-143753
Titolo
Placentofagia nel Cane: Abitudini negli Allevamenti Italiani e Studio Bromatologico degli invogli fetali
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Rota, Alessandra
Parole chiave
  • allevamento
  • breeding
  • bromatologia
  • bromatology
  • cane
  • dog
  • placenta
  • placentofagia
  • placentophagy
Data inizio appello
06/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2027
Riassunto
La placentofagia è una pratica diffusa tra i mammiferi terrestri, incluso il cane, ma ancora poco studiata. Lo scopo di questa tesi è stato quello di indagare come gli allevatori di cani si comportino riguardo l’ingestione delle placente nelle loro fattrici e di analizzare le caratteristiche bromatologiche della placenta canina. Dal questionario somministrato on-line è emerso che circa l’80% degli allevatori italiani consente alle proprie fattrici ingerire le placente (il 46,7% solo alcune, mentre il 33,6% lascia a disposizione tutte le placente). Vi è da parte degli allevatori la percezione che vi siano benefici (es. su contrazioni uterine, recupero post partum, la montata lattea, il legame materno), ma anche effetti negativi, come disturbi gastroenterici. Le analisi bromatologiche sono state effettuate su annessi fetali (2-3 per cucciolata) raccolti da 5 parti di Pastori Scozzesi a pelo lungo e 5 parti di Labrador Retriever e hanno mostrato che questi hanno un contenuto proteico, lipidico e di carboidrati rispettivamente pari a 6,78 g/100 g, 0,95 g/100 g e 1,43 g/100 g. L’apporto calorico medio era di 29 kcal per i Pastori Scozzesi a pelo lungo e 48 kcal per i Labrador Retriever, in virtù del maggior peso delle placente di questi ultimi, responsabile anche della differenza statisticamente significativa del peso della sostanza secca e delle proteine nelle due razze (P<0,05). I risultati suggeriscono che la placentofagia possa supportare il recupero energetico nel postpartum, ma è necessario effettuare ulteriori studi per chiarire in modo più specifico le caratteristiche circa micronutrienti, qualità degli amminoacidi, presenza di eventuali sostanze nocive, oltreché di molecole in grado di avere un effetto sulla madre dal punto di vista comportamentale e fisiologico.

Placentophagy is a widespread practice among terrestrial mammals, including dogs, but it is still little studied. The aim of this thesis was to investigate how dog breeders behave regarding the ingestion of placentas in their bitches and to analyze the bromatological characteristics of canine placenta. From the questionnaire administered online, it emerged that approximately 80% of Italian breeders allow their bitches to ingest placentas (46.7% only some, while 33.6% leave all placentas available). There is a perception by breeders that there are benefits (e.g. on uterine contractions, postpartum recovery, milk production, maternal bonding), but also negative effects, such as gastrointestinal disorders. Bromatological analyses were performed on fetal appendages (2-3 per litter) collected from 5 litters of Rough Collies and 5 litters of Labrador Retrievers and showed that these have a protein, lipid and carbohydrate content of 6.78 g/100 g, 0.95 g/100 g and 1.43 g/100 g respectively. The caloric intake was on average 29 kcal for Rough Collies and 48 kcal for Labrador Retrievers, due to the greater weight of the placentas of the latter, also responsible for the statistically significant difference in dry matter and protein weight in the two breeds (P<0.05). The results suggest that placentophagy can support energy recovery in the postpartum period, but further studies are needed to clarify more specifically the characteristics regarding micronutrients, quality of amino acids, presence of any harmful substances, as well as molecules capable of having an effect on the mother from a behavioral and physiological point of view.
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