Tesi etd-11182024-102726 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FAVERO, ALICE
URN
etd-11182024-102726
Titolo
Valvolazione polmonare nella tetralogia di Fallot: ruolo dello studio elettrofisiologico per la stratificazione preoperatoria del rischio aritmico ventricolare
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Emdin, Michele
correlatore Dott. Mirizzi, Gianluca
correlatore Dott. Mirizzi, Gianluca
Parole chiave
- catheter ablation
- congenital heart disease
- electroanatomical mapping
- pulmonary valve replacement
- tachyarrhythmias
- tetralogy of Fallot
- ventricular tachycardia
Data inizio appello
03/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2094
Riassunto
Introduzione: i pazienti con tetralogia di Fallot vengono sottoposti in età pediatrica a un intervento riparativo che nel tempo ha permesso di allungare notevolmente la loro aspettativa di vita portando tuttavia a distanza di anni a sequele di natura emodinamica (quali il rigurgito polmonare, che richiede il successivo reintervento di valvolazione polmonare) e aritmica (quali tachiaritmie sopraventricolari e ventricolari). Di particolare rilievo sono gli eventi aritmici ventricolari, e soprattutto la tachicardia ventricolare sostenuta, che costituisce la principale causa di morte cardiaca improvvisa in questi pazienti; essa origina da circuiti di rientro presenti a livello degli istmi anatomici che si formano tra le cicatrici del precedente intervento riparativo e gli anelli delle valvole tricuspide e polmonare. Recenti studi suggeriscono che l’ablazione transcatetere degli istmi che presentano velocità di conduzione rallentata (SCAI) sia efficace nella prevenzione delle recidive di aritmia ventricolare. La presenza di materiale protesico valvolare in seguito alla sostituzione della valvola polmonare impedisce però il raggiungimento di questi istmi e il successo dell’ablazione. Per questo motivo, le linee guida suggeriscono che l’esecuzione dello studio elettrofisiologico (SEF) avvenga prima del reintervento.
Scopo dello studio: lo scopo primario è quello di caratterizzare l’anatomia degli istmi anatomici e osservare gli effetti dello studio e dell’ablazione transcatetere degli SCAI sull’incidenza di tachicardia ventricolare sostenuta in una popolazione di pazienti con tetralogia di Fallot riparata chirurgicamente e candidati a reintervento di valvolazione polmonare. Lo scopo secondario è quello di valutare gli esiti differenziali dell’approccio con e senza SEF preoperatorio sull’incidenza di tachicardia ventricolare sostenuta in seguito al reintervento di valvolazione polmonare.
Metodi: sono stati selezionati 165 pazienti con TOF corretta chirurgicamente; 26 pazienti sono stati sottoposti a SEF preoperatorio con studio degli SCAI, mentre 139 pazienti hanno subito l’intervento di valvolazione polmonare senza SEF precedente. In tutti i pazienti è stata eseguita una valutazione clinico-strumentale preoperatoria. Dopo l’intervento di valvolazione polmonare i pazienti sono stati seguiti al follow-up per identificare l’insorgenza di eventi cardiaci avversi, con particolare attenzione alla tachicardia ventricolare sostenuta.
Risultati: dal SEF è emerso che tutti i pazienti presentavano almeno un istmo, e 18 pazienti presentavano almeno uno SCAI. L’ablazione è stata effettuata in 22 pazienti, ed ha avuto successo in 21 di questi (95.5%). Durante il follow-up si è verificata una sola TVS nella coorte di pazienti sottoposti a SEF pre-valvolazione, mentre si sono verificate 4 TVS nella coorte di pazienti non sottoposti a SEF. Per rendere il confronto significativo è stato effettuato un propensity score matching, selezionando dalla coorte non sottoposta a SEF una sottopopolazione di pazienti omogenea a quella sottoposta a SEF. In questa sottopopolazione si sono verificate solo 2 TVS durante il follow-up.
Conclusioni: lo studio elettrofisiologico pre-valvolazione finalizzato agli studi degli SCAI in pazienti con tetralogia di Fallot candidati a sostituzione valvolare polmonare è efficace e sicuro, e mostra una prevalenza del substrato aritmogeno molto alta e disgiunta dall’inducibilità ventricolare. L’ablazione preventiva transcatetere degli SCAI nei pazienti sottoposti a SEF pre-valvolazione polmonare, rispetto all’atteggiamento osservazionale tradizionale, appare promettente nel prevenire gli eventi aritmici futuri ma è necessario un follow-up più lungo.
Scopo dello studio: lo scopo primario è quello di caratterizzare l’anatomia degli istmi anatomici e osservare gli effetti dello studio e dell’ablazione transcatetere degli SCAI sull’incidenza di tachicardia ventricolare sostenuta in una popolazione di pazienti con tetralogia di Fallot riparata chirurgicamente e candidati a reintervento di valvolazione polmonare. Lo scopo secondario è quello di valutare gli esiti differenziali dell’approccio con e senza SEF preoperatorio sull’incidenza di tachicardia ventricolare sostenuta in seguito al reintervento di valvolazione polmonare.
Metodi: sono stati selezionati 165 pazienti con TOF corretta chirurgicamente; 26 pazienti sono stati sottoposti a SEF preoperatorio con studio degli SCAI, mentre 139 pazienti hanno subito l’intervento di valvolazione polmonare senza SEF precedente. In tutti i pazienti è stata eseguita una valutazione clinico-strumentale preoperatoria. Dopo l’intervento di valvolazione polmonare i pazienti sono stati seguiti al follow-up per identificare l’insorgenza di eventi cardiaci avversi, con particolare attenzione alla tachicardia ventricolare sostenuta.
Risultati: dal SEF è emerso che tutti i pazienti presentavano almeno un istmo, e 18 pazienti presentavano almeno uno SCAI. L’ablazione è stata effettuata in 22 pazienti, ed ha avuto successo in 21 di questi (95.5%). Durante il follow-up si è verificata una sola TVS nella coorte di pazienti sottoposti a SEF pre-valvolazione, mentre si sono verificate 4 TVS nella coorte di pazienti non sottoposti a SEF. Per rendere il confronto significativo è stato effettuato un propensity score matching, selezionando dalla coorte non sottoposta a SEF una sottopopolazione di pazienti omogenea a quella sottoposta a SEF. In questa sottopopolazione si sono verificate solo 2 TVS durante il follow-up.
Conclusioni: lo studio elettrofisiologico pre-valvolazione finalizzato agli studi degli SCAI in pazienti con tetralogia di Fallot candidati a sostituzione valvolare polmonare è efficace e sicuro, e mostra una prevalenza del substrato aritmogeno molto alta e disgiunta dall’inducibilità ventricolare. L’ablazione preventiva transcatetere degli SCAI nei pazienti sottoposti a SEF pre-valvolazione polmonare, rispetto all’atteggiamento osservazionale tradizionale, appare promettente nel prevenire gli eventi aritmici futuri ma è necessario un follow-up più lungo.
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