Tesi etd-11182022-132140 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CRUSCHELLI, GIANLUCA
URN
etd-11182022-132140
Titolo
La gestione della tubercolosi in sanità pubblica: valutazione dei fattori di criticità sulla base dell'analisi dei dati della Zona Pisana negli anni 2018-2021.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Baggiani, Angelo
correlatore Dott. Gallo, Antonio
correlatore Dott. Gallo, Antonio
Parole chiave
- sanità pubblica.
- tubercolosi
Data inizio appello
06/12/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2025
Riassunto
La tubercolosi, nonostante gli sforzi e programmi di eradicazione, resta una malattia estremamente diffusa, con un’incidenza annua stimata di oltre 10,5 milioni di casi nel mondo. L’Italia, come gran parte d’Europa, si conferma zona a bassa incidenza, con meno di 20 casi ogni 100.000 abitanti.
In considerazione delle modalità di trasmissione della Tubercolosi, le principali strategie per contrastare la diffusione della malattia sono principalmente tre: individuare e trattare i casi di tubercolosi attiva, individuare e sorvegliare i contatti esposti ai casi di malattia attiva e infine la ricerca di possibili infezioni latenti, con particolare attenzione a particolari categorie di persone a rischio (migranti da paesi ad alta incidenza, condizioni di fragilità, di povertà e di disagio sociale, ecc).
L’attività di sanità pubblica, anche nell’ambito dei programmi di eradicazione OMS, si concentra nella gestione dei soggetti esposti ai casi di TBC attiva mediante l’individuazione precoce delle infezioni latenti ed il follow-up dei contatti, con particolare attenzione ai soggetti a rischio.
Il presente lavoro di tesi è focalizzato sull’analisi e valutazione del processo di sorveglianza da parte della struttura sanitaria territorialmente competente per i 9 Comuni afferenti alla Zona Pisana dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest.
Sono stati pertanto analizzati i casi di tubercolosi notificati nel quadriennio 2018-2021 andando successivamente ad approfondire la gestione dei contatti nell’ambito della Zona Pisana mediante una valutazione dei dati aggregati relativi ai contatti individuati.
Oltre ad una valutazione di tipo epidemiologico relativa all’incidenza dei casi (anche in correlazione ai dati ECDC), i dati estrapolati dalla sorveglianza dei contatti sono stati stratificati per le principali variabili potenzialmente condizionanti l’esito del follow-up (genere, età, Paese di provenienza, ambito dell’esposizione, Comune di residenza/domicilio).
Il presente lavoro di tesi è stato rivolto, oltre al consolidamento dei dati epidemiologici territoriali, alla valutazione della performance del processo di sorveglianza secondo le linee-guida regionali, nonché all’individuazione delle principali variabili potenzialmente condizionanti l’esito del follow-up dei contatti (anche mediante la creazione di uno score utilizzabile come fattore di rischio predittivo per i soggetti a maggior probabilità di uscita dal percorso di screening e profilassi), elemento complesso ma fondamentale per l’adesione ai programmi di eradicazione della tubercolosi, in particolare nei Paesi – come l’Italia – a bassa incidenza.
L’esame dei dati fa emergere alcune criticità relative alla conoscenza degli esiti del percorso di screening dei contatti, elemento che condiziona significativamente – tra le diverse variabili - la conoscenza dell’entità delle nuove diagnosi di LTBI e l’appropriata compliance ai corretti programmi terapeutici.
In considerazione delle modalità di trasmissione della Tubercolosi, le principali strategie per contrastare la diffusione della malattia sono principalmente tre: individuare e trattare i casi di tubercolosi attiva, individuare e sorvegliare i contatti esposti ai casi di malattia attiva e infine la ricerca di possibili infezioni latenti, con particolare attenzione a particolari categorie di persone a rischio (migranti da paesi ad alta incidenza, condizioni di fragilità, di povertà e di disagio sociale, ecc).
L’attività di sanità pubblica, anche nell’ambito dei programmi di eradicazione OMS, si concentra nella gestione dei soggetti esposti ai casi di TBC attiva mediante l’individuazione precoce delle infezioni latenti ed il follow-up dei contatti, con particolare attenzione ai soggetti a rischio.
Il presente lavoro di tesi è focalizzato sull’analisi e valutazione del processo di sorveglianza da parte della struttura sanitaria territorialmente competente per i 9 Comuni afferenti alla Zona Pisana dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest.
Sono stati pertanto analizzati i casi di tubercolosi notificati nel quadriennio 2018-2021 andando successivamente ad approfondire la gestione dei contatti nell’ambito della Zona Pisana mediante una valutazione dei dati aggregati relativi ai contatti individuati.
Oltre ad una valutazione di tipo epidemiologico relativa all’incidenza dei casi (anche in correlazione ai dati ECDC), i dati estrapolati dalla sorveglianza dei contatti sono stati stratificati per le principali variabili potenzialmente condizionanti l’esito del follow-up (genere, età, Paese di provenienza, ambito dell’esposizione, Comune di residenza/domicilio).
Il presente lavoro di tesi è stato rivolto, oltre al consolidamento dei dati epidemiologici territoriali, alla valutazione della performance del processo di sorveglianza secondo le linee-guida regionali, nonché all’individuazione delle principali variabili potenzialmente condizionanti l’esito del follow-up dei contatti (anche mediante la creazione di uno score utilizzabile come fattore di rischio predittivo per i soggetti a maggior probabilità di uscita dal percorso di screening e profilassi), elemento complesso ma fondamentale per l’adesione ai programmi di eradicazione della tubercolosi, in particolare nei Paesi – come l’Italia – a bassa incidenza.
L’esame dei dati fa emergere alcune criticità relative alla conoscenza degli esiti del percorso di screening dei contatti, elemento che condiziona significativamente – tra le diverse variabili - la conoscenza dell’entità delle nuove diagnosi di LTBI e l’appropriata compliance ai corretti programmi terapeutici.
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