• edilizia universitaria
• progettazione antincendio

Alla luce di quanto osservato nella trattazione della presente tesi, il contesto normativo italiano di carattere puramente prescrittivo, risulta inadatto.
Ciò risulta ancor più evidente nell’ambito dell’edilizia delle strutture universitarie, in particolare nel caso di edifici ad uso misto che riuniscono attività molto diverse.
Per queste strutture, il D.M. 26 Agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, risulta talvolta inapplicabile, altre volte inadeguato, mentre riferirsi alle prescrizioni riguardanti l’attività prevalente o più gravosa, conduce ad una progettazione di scarsa significatività.
E’ possibile tendere ad una soluzione di compromesso tramite la proposta di deroga in senso generale, avanzata dall’Università di Pisa, basata sul concetto di compartimentazione.
La soluzione auspicabile sarebbe quella di giungere ad un intero contesto normativo di tipo prestazionale, che risulterebbe più attinente alla realtà ed in linea con le attuali disposizioni europee.