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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11172014-104027


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE VITA, DALILA
URN
etd-11172014-104027
Titolo
Staminali adulte e diabete: ruolo dell'iperglicemia e dell'ipernefemia nella replicazione di cellule ematopoietiche CD34+ isolate da pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 e tipo 2
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MOLECOLARE E CELLULARE
Relatori
relatore Dott. Lupi, Roberto
relatore Prof. Del Prato, Stefano
Parole chiave
  • CD34+
  • Cellule
  • ematopoietiche
  • staminali
Data inizio appello
11/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il potenziale delle terapie con cellule staminali per il trattamento del diabete rappresenta una delle principali linee di ricerca attuali in questo settore. In futuro, a sostituire l’insulina esogena, potrebbe essere effettuato il trapianto autologo di staminali emopoietiche. Utilizzando una metodica citofluorimetrica è stato osservato che pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 presentano una riduzione di circa il 40-50% nel numero di Cellule Progenitrici Endoteliali (EPCs) circolanti: questo potrebbe essere causato da un difetto dei processi endogeni di riparazione che predispone al danno vascolare o alla sostituzione di beta-cellule. La riduzione delle EPCs è più marcata nei pazienti diabetici con complicanze vascolari e la loro riduzione si è vista essere parallela alla progressione delle complicanze della malattia diabetica. È noto anche che il livello delle cellule progenitrici circolanti CD34+ (precursori indifferenziati delle EPCs) è ridotto molto precocemente nella storia naturale del diabete di tipo 2. Una riduzione e disfunzione delle EPCs sono state individuate anche in pazienti affetti da diabete di tipo 1, in maniera del tutto simile a quanto osservato per il diabete di tipo 2: infatti soggetti giovani affetti da diabete di tipo 1, anche in assenza di microangiopatia, mostrano già una significativa deplezione di cellule progenitrici rispetto ai controlli di pari età e sesso. A questo si associa l’accumulo di cellule senescenti, che giocano un ruolo importante sulle cellule staminali. Tale accumulo potrebbe esaurire i tessuti dei pools delle cellule staminali, o delle cellule progenitrici, e distruggere il loro microambiente, alterandone la proliferazione, la differenziazione e la mobilizzazione. La senescenza cellulare è regolata dai telomeri, specifiche strutture nucleo-proteiche poste alle estremità dei cromosomi eucariotici, che svolgono almeno due funzioni essenziali: controbilanciano la replicazione incompleta del DNA terminale e proteggono le estremità cromosomiche da eventi di degradazione e fusione (capping), permettendo alla cellula di distinguere le porzioni terminali dei cromosomi da siti di rottura del DNA. Questi sono mantenuti a una lunghezza costante grazie alla telomerasi, una trascrittasi inversa specializzata che usa la sua componente ad RNA come stampo per allungare le eliche ricche in G.
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