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La crisi dei mercati finanziari degli anni 2007 e 2008 ha lasciato molte ferite sui mercati finanziari mondiali ed ha aperto la discussione sull'utilizzo eccessivo della leva finanziaria che espone il sistema a rischi difficilmente governabili dalle autorità. I riflessi sul sistema italiano sono stati mitigati dalla struttura delle banche nostrane, impegnate dagli anni Novanta in un complesso percorso di trasformazione operativa e organizzativa, che, allo scoppiare della bolla speculativa avevano ancora bilanci fondati principalmente sull'attività di intermediazione tipica bancaria e su un tessuto sociale fatto di famiglie e piccole imprese sostanzialmente sano.
Il concetto di finanza etica promuove proprio questi aspetti (stretto legame con economia reale finalizzato alla crescita nel lungo periodo, trasparenza, attenzione al sociale e ottica di soddisfacimento delle richieste di una varietà di stakeholders ampia e variegata).
Gli esempi dei successi di Banca Etica e Banca Prossima durante gli anni più difficili della crisi stanno lì a dimostrarlo.