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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11162021-091208


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
COLOSIMO, IVANA
URN
etd-11162021-091208
Titolo
Studio degli aspetti produttivi e qualitativi di nuove selezioni di fragola ottenute con studi di miglioramento genetico a confronto con le principali varieta presenti sul mercato.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
relatore Scarpato, Roberto
relatore Funaro, Maurizio
Parole chiave
  • nuove selezioni fragole
Data inizio appello
14/12/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'attività di ricerca svolta per la tesi si inserisce nell'attività di “miglioramento genetico fragola” avviato qualche anno fa presso “l'ARSAC” nella Piana di lamezia Terme.
Il programma di miglioramento genetico è stato avviato con l'obiettivo principale di ottenere nuove cultivar resilienti con elevate qualità produttive e qualitative, adatte agli ambienti del sud Italia.
La ricerca di valide alternative varietali ha portato al diffondersi di diverse nuove varietà che non sempre si sono dimostrate valide o adatte all'ambiente.
In Calabria tre nuove selezioni, denominate LAM 09.68.04, LAM 11.23.22 e LAM 11.85.17, costituiscono i primi e più avanzati risultati ottenuti nell'ambito del programma di miglioramento genetico condotto nell'area di Lamezia Terme (CZ).
Nello studio in cui ho preso parte per ogni accessione varietale, si sono poste a confronto piante fresche a “radice nuda” .
Durante tutte le raccolte su ogni parcella sono stati rilevati i dati produttivi , che sono stati utilizzati per calcolare la produzione totale, commerciale e di scarto a pianta, il peso medio dei frutti e l'indice di precocità di maturazione seguendo la metodologia ormai nota (Faedi et al., 2008).
Inoltre , a raccolte alterne, sono stati rilevati i dati qualitativi su campioni di 10-20 frutti: residuo secco rifrattometrico (°Brix), acidità titolabile (meq/100 g), consistenza della polpa (g), brillantezza (L*) e caratteristiche colorimetriche (a*, b*) della superficie dei frutti al fine di calcolare l'indice chroma seguendo la stessa metodologia riportata da Faedi et al. (2008).
In questo studio si è confermato che queste tre nuove selezioni costituiscono un primo concreto risultato del programma di breeding calabrese .
Le tre selezioni hanno in comune alcuni punti forti che, oltre alla precocità della produzione abbinata alla già menzionata buona o alta produttività, riguardano la rusticità delle piante che non richiedono cure colturali particolarmente impegnative e presentano una buona tolleranza ai principali patogeni dell’apparato fogliare e radicale. Possiedono, inoltre, una buona tenuta del frutto sulla pianta e in post-raccolta (consistenza e tonalità del colore) anche nei mesi caratterizzati da alte temperature.
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