Tesi etd-11152024-122155 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BRUSCHI, MARCO
URN
etd-11152024-122155
Titolo
Trattamento chirurgico della Malattia di Parkinson: utilizzo della neuronavigazione in una serie consecutiva di pazienti trattati con Deep Brain Stimulation
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Perrini, Paolo
correlatore Dott. Di Carlo, Davide Tiziano
correlatore Dott.ssa Del Prete, Eleonora
correlatore Dott. Di Carlo, Davide Tiziano
correlatore Dott.ssa Del Prete, Eleonora
Parole chiave
- Deep Brain Stimulation (DBS)
- Malattia di Parkinson
- neuronavigator
Data inizio appello
03/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2094
Riassunto
La Deep Brain Stimulation (DBS) è una procedura oramai consolidata da svariato tempo nel trattamento della Malattia di Parkinson complicata e moltissimi sono gli studi nella Letteratura Scientifica che hanno cercato e che cercano ancora ad oggi di capire come migliorarne l’accuratezza e l’outcome nei pazienti. Questo studio, basato su una serie consecutiva di 15 pazienti sottoposti a DBS in un arco temporale di tre anni dal 2021 al 2024, utilizza come approccio la neuronavigazione, con lo scopo di analizzarne la futuribilità, mettendolola, sotto il profilo della accuratezza, a confronto con l’approccio attualmente più in uso, quello con casco stereotassico. Il confronto in questione è effettuato considerando per la stereotassi due valori differenti, il primo riferito al casco di Leksell, il più utilizzato attualmente, ricavato dallo studio del 2015 di Bot et al., mentre come secondo valore quello relativo al casco di Cosman-Roberts-Walls, ricavato dallo studio condotto da Mei et al. nel 2022. La ricerca di tecniche alternative al casco stereotassico nasce a causa di vari aspetti negativi che caratterizzano l’utilizzo dello stesso, a partire da una durata della procedura mediamente maggiore di circa tre ore, ad un discomfort avvertito dalla maggior parte dei pazienti, che, considerando la durata della chirurgia ed il fatto che in molti casi la stessa si svolge con il paziente sveglio può avere conseguenze psicologicamente rilevanti. Nel corso di questa analisi, inoltre, sempre per quanto concerne l’aspetto chirurgico, abbiamo, tramite i dati del planning preoperatorio e quelli ricavati dalle TC postoperatorie relativi all’effettivo posizionamento degli elettrodi, cercato di confermare come il neuronavigatore tenda intrinsecamente ad un errore di posizionamento più spiccato sul piano di riferimento laterale. Successivamente alle considerazioni chirurgiche, abbiamo documentato l’impatto clinico neurologico della DBS navigata analizzando i dati ricavati dai follow up dei pazienti a tre e sei mesi di distanza dall’operazione. Come dati utili a testimoniare l’evoluzione clinica della condizione dei pazienti ci siamo basati su due sintomi, quali le fluttuazioni motorie ed i movimenti involontari, sulla Levodopa Equivalent Dose, che quantifica e permette di equiparare fra loro le terapie farmacologiche dei pazienti, ed infine lo score MDS- UPDRS III, che quantifica l’outcome dei pazienti, calcolato nei tre periodi temporali dello studio, per seguire anche da questo punto di vista l’evoluzione temporale di questi soggetti.
File
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