Tesi etd-11152024-101420 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
HURJUI, PETRICA MARIUS
URN
etd-11152024-101420
Titolo
LogBook e Digital Twin nel H-BIM: Analisi dell'interoperabilità tra modelli architettonici e strutturali nel progetto BUILDCHAIN. Il caso studio di palazzo Poniatowsky-Guadagni.
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Croce, Pietro
relatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Ing. Landi, Filippo
relatore Prof. Martino, Massimiliano
relatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Ing. Landi, Filippo
relatore Prof. Martino, Massimiliano
Parole chiave
- B.I.M
- BUILDCHAIN
- digital twin
- H-B.I.M
- interoperabilità architettonica-strutturale
- LogBook
- palazzo Poniatowsky-Guadagni
Data inizio appello
03/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2064
Riassunto
Il Building Information Modeling (BIM) e il suo adattamento per la conservazione del patrimonio, l’Heritage Building Information Modeling (HBIM), rappresentano oggi strumenti essenziali per l’innovazione e la sostenibilità nel settore delle costruzioni e del restauro architettonico. Questa ricerca si inserisce nel contesto del progetto europeo BUILDCHAIN , con l’obiettivo di esplorare e verificare l’interoperabilità tra modelli architettonici e strutturali attraverso lo studio di un caso concreto: il Palazzo Poniatowski-Guadagni a Firenze. L’interoperabilità è cruciale per garantire che le diverse discipline coinvolte in un progetto edilizio possano lavorare in sinergia, minimizzando gli errori e ottimizzando le risorse.
Il focus principale di questa tesi è l’integrazione dei modelli BIM architettonici e strutturali, con particolare attenzione all’esportazione in SAP2000. Questo processo è finalizzato alla creazione di un digital twin e di un LogBook del Palazzo Poniatowski-Guadagni, che non solo rappresenta una replica digitale dell’edificio, ma funge anche da piattaforma interattiva per la gestione in tempo reale delle sue prestazioni. Il digital twin integrato permette una manutenzione predittiva più efficiente, una gestione operativa ottimizzata e una pianificazione più efficace, elementi fondamentali per la conservazione sostenibile del patrimonio architettonico.
Attraverso un’analisi dettagliata dei flussi di lavoro e delle tecnologie impiegate, la tesi evidenzia le sfide tecniche e metodologiche incontrate, inclusi i problemi legati alla standardizzazione dei dati e alla compatibilità tra i diversi software utilizzati. La ricerca sottolinea come la corretta implementazione dell’interoperabilità possa migliorare significativamente la precisione delle analisi strutturali e architettoniche, garantendo al contempo che tutte le informazioni necessarie siano correttamente integrate e accessibili.
In conclusione, questo studio non solo dimostra l’importanza dell’interoperabilità nel contesto del BIM e dell’HBIM, ma fornisce anche linee guida pratiche per l’applicazione di queste tecnologie nel settore della conservazione del patrimonio, applicabile con debite considerazioni anche alle nuove costruzioni. Le prospettive future delineate includono l’adozione crescente di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT), che potrebbero ulteriormente potenziare le capacità di monitoraggio e gestione degli edifici storici.
Il focus principale di questa tesi è l’integrazione dei modelli BIM architettonici e strutturali, con particolare attenzione all’esportazione in SAP2000. Questo processo è finalizzato alla creazione di un digital twin e di un LogBook del Palazzo Poniatowski-Guadagni, che non solo rappresenta una replica digitale dell’edificio, ma funge anche da piattaforma interattiva per la gestione in tempo reale delle sue prestazioni. Il digital twin integrato permette una manutenzione predittiva più efficiente, una gestione operativa ottimizzata e una pianificazione più efficace, elementi fondamentali per la conservazione sostenibile del patrimonio architettonico.
Attraverso un’analisi dettagliata dei flussi di lavoro e delle tecnologie impiegate, la tesi evidenzia le sfide tecniche e metodologiche incontrate, inclusi i problemi legati alla standardizzazione dei dati e alla compatibilità tra i diversi software utilizzati. La ricerca sottolinea come la corretta implementazione dell’interoperabilità possa migliorare significativamente la precisione delle analisi strutturali e architettoniche, garantendo al contempo che tutte le informazioni necessarie siano correttamente integrate e accessibili.
In conclusione, questo studio non solo dimostra l’importanza dell’interoperabilità nel contesto del BIM e dell’HBIM, ma fornisce anche linee guida pratiche per l’applicazione di queste tecnologie nel settore della conservazione del patrimonio, applicabile con debite considerazioni anche alle nuove costruzioni. Le prospettive future delineate includono l’adozione crescente di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT), che potrebbero ulteriormente potenziare le capacità di monitoraggio e gestione degli edifici storici.
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