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L’obiettivo della tesi è di stimare il valore di un bene di natura Ambientale: il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, situato nel tratto meridionale della Maremma livornese e della Costa degli Etruschi, comprendente la fascia costiera dell’omonimo golfo e il promontorio di Piombino. Il valore del bene ambientale è stato compiuto applicando il metodo del costo del viaggio che serve ad individuare la componente di uso diretto del VET. La tesi ha previsto sia uno studio approfondito dell’area al fine di comprendere pienamente il contesto paesaggistico e storico; sia la raccolta dei dati secondari e di dati primari mediante rilevazione diretta della disponibilità a pagare da parte dei fruitori dell’area di studio per compiere la stima monetaria della componente di uso diretto del VET. La relazione storica è stata invece condotta mediante interviste a testimoni privilegiati (Direttrice del Parco Marta Coccoluto) e mediante la consultazione della letteratura specializzata. La raccolta dati è avvenuta durante il periodo giugno–agosto 2018. L’elaborazione dei dati raccolti ha fatto emergere i costi diretti ed indiretti sostenuti per la visita, che rappresentando una approssimazione della disponibilità a pagare, hanno permesso di stimare una funzione di domanda utile a calcolare al valore d’uso diretto al valore unitario del Parco Archeologico.