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I cambiamenti socio-demografici degli ultimi decenni ed in particolare il progressivo invecchiamento della popolazione hanno profondamente minato la sostenibilità dei sistemi previdenziali delle varie realtà nazionali. Per far fronte a questo fenomeno la maggior parte dei paesi dell’Unione Europea ha avviato un processo di riforma finalizzato, appunto, a garantire la sostenibilità finanziaria dei sistemi previdenziale nel medio-lungo periodo attraverso l’innalzamento progressivo dell’età pensionabile e lo sviluppo di forme pensionistiche complementari.
In Italia, la previdenza complementare risulta essere caratterizzata da due pilastri, uno collettivo e uno individuale, organizzati attorno a tre diverse forme pensionistiche: i fondi pensione negoziali, i fondi pensione aperti e le polizze assicurative pensionistiche. I primi interventi normativi finalizzati all' istituzionalizzazione della previdenza complementare risalgono ai primi anni degli anni Novanta, tuttavia lo sviluppo di tali forme pensionistiche risulta essere ancora profondamente contenuto sia in termini di tassi di adesione che in termini di risorse investite. Appare, quindi, evidente che in Italia debbano essere effettuati ulteriori sforzi per favorire un maggior sviluppo della previdenza complementare in modo tale che acquisisca un ruolo di primo piano nel nostro sistema pensionistico e in modo tale da garantire ai pensionati del futuro delle prestazioni pensionistiche adeguate.
Nel primo capitolo viene descritto il fenomeno dell’invecchiamento demografico a livello comunitario e a livello mondiale.
Il secondo capitolo espone le caratteristiche generali e il funzionamento dei sistemi pensionistici, con la descrizione dei sistemi previdenziali dei principali paesi dell’Unione Europea. In particolare viene approfondita l’evoluzione normativa del sistema pensionistico italiano.
Nel terzo capitolo viene esposta l’evoluzione normativa della previdenza complementare in Italia oltre ad una descrizione dettagliata delle diverse tipologie di Fondi pensione e dei PIP.
L’elaborato si conclude con un’analisi dei dati relativi al mercato italiano dei fondi pensione e dei dati relativi ai paesi dell’area OCSE.