Tesi etd-11132024-090123 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PROFETI, SARA
URN
etd-11132024-090123
Titolo
Le prove illecite nei processi familiari e minorili. Un'analisi per le ipotesi di violenza domestica
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Cecchella, Claudio
Parole chiave
- controversie familiari
- processo civile
- prove
- prove illecite
- riforma Cartabia
- violenza domestica
Data inizio appello
02/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/12/2064
Riassunto
La presente tesi analizza il complesso fenomeno delle prove illecite nei processi familiari e minorili.
Il silenzio del legislatore ha generato un ampio dibattito, sia in dottrina che in giurisprudenza, dove si riscontrano orientamenti non uniformi anche relativamente alla definizione.
Passando poi all’analisi dei molteplici orientamenti relativi all’ammissibilità, si esaminano i diritti costituzionali che vengono a contrapporsi: il diritto alla prova, corollario del diritto di azione e di difesa, nonché espressione del principio del contraddittorio, e i diritti fondamentali della persona, come il diritto alla riservatezza, lesi dall’acquisizione di una prova illecita.
Devono altresì essere considerati i diritti del minore, per la cui tutela il giudice ha più ampi poteri, e i diritti degli altri componenti deboli.
L'indagine prosegue analizzando l'ipotesi in cui vengano allegati fatti di violenza, facendo riferimento alle criticità ed alle modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia, intervenute per evitare, o limitare, le conseguenze pregiudizievoli che le procedure processuali possono arrecare alle vittime.
Il silenzio del legislatore ha generato un ampio dibattito, sia in dottrina che in giurisprudenza, dove si riscontrano orientamenti non uniformi anche relativamente alla definizione.
Passando poi all’analisi dei molteplici orientamenti relativi all’ammissibilità, si esaminano i diritti costituzionali che vengono a contrapporsi: il diritto alla prova, corollario del diritto di azione e di difesa, nonché espressione del principio del contraddittorio, e i diritti fondamentali della persona, come il diritto alla riservatezza, lesi dall’acquisizione di una prova illecita.
Devono altresì essere considerati i diritti del minore, per la cui tutela il giudice ha più ampi poteri, e i diritti degli altri componenti deboli.
L'indagine prosegue analizzando l'ipotesi in cui vengano allegati fatti di violenza, facendo riferimento alle criticità ed alle modifiche introdotte dalla Riforma Cartabia, intervenute per evitare, o limitare, le conseguenze pregiudizievoli che le procedure processuali possono arrecare alle vittime.
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