Tesi etd-11132019-153727 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NARDILLO, NOEMI
URN
etd-11132019-153727
Titolo
Avatar di Zebrafish allo scopo di testare la chemiosensitività di biopsie provenienti da pazienti affetti da tumori del colon
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MOLECOLARE E CELLULARE
Relatori
relatore Prof.ssa Raffa, Vittoria
Parole chiave
- cancro del colon-retto
- Danio rerio
- medicina di precisione
- ricerca traslazionale
- xenotrapianti
Data inizio appello
09/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2089
Riassunto
Il cancro è un insieme di patologie multifattoriali, la cui prevalenza è in continuo aumento.
Ogni tumore ha un’eziologia caratteristica e può evolvere in maniera eterogenea, rendendo difficoltoso l’approccio terapeutico. Per questa ragione, ad oggi la strategia più promettente è la medicina personalizzata.
In tale scenario, un ruolo chiave è svolto dagli organismi modello, tra cui i Mouse Avatar, il cui sviluppo implica il trapianto in topi di cellule tumorali del paziente, allo scopo di condurre studi di efficacia terapeutica dei farmaci.
A causa delle problematiche relative all’utilizzo di questo organismo, il pesce zebra è stato proposto come modello alternativo.
Il presente lavoro di tesi si è inserito nel contesto di uno studio co-clinico in corso presso l’Università di Pisa per validare l’uso degli “Avatar di zebrafish” come strumento predittivo del miglior schema terapeutico per pazienti affetti da carcinomi colorettali.
In particolare, ho utilizzato un protocollo sviluppato in precedenza dal gruppo della Prof.ssa Raffa per xenotrapiantare frammenti di tessuto tumorale umano in embrioni di zebrafish, successivamente esposti a differenti chemioterapie, per valutare il miglior regime paziente-specifico. Questi test sono stati affiancati da analisi istologiche al fine di verificare la presenza di cellule tumorali e il loro attecchimento, rispetto alla controparte sana. Infine si è valutato istologicamente l’effetto del trattamento chemioterapico sulla sopravvivenza cellulare dello xenograft.
In conclusione, il presente lavoro ha contribuito allo svolgimento dello studio co-clinico, confermando la validità del modello Avatar proposto per la conduzione di studi di chemio-sensitività paziente-specifici.
Ogni tumore ha un’eziologia caratteristica e può evolvere in maniera eterogenea, rendendo difficoltoso l’approccio terapeutico. Per questa ragione, ad oggi la strategia più promettente è la medicina personalizzata.
In tale scenario, un ruolo chiave è svolto dagli organismi modello, tra cui i Mouse Avatar, il cui sviluppo implica il trapianto in topi di cellule tumorali del paziente, allo scopo di condurre studi di efficacia terapeutica dei farmaci.
A causa delle problematiche relative all’utilizzo di questo organismo, il pesce zebra è stato proposto come modello alternativo.
Il presente lavoro di tesi si è inserito nel contesto di uno studio co-clinico in corso presso l’Università di Pisa per validare l’uso degli “Avatar di zebrafish” come strumento predittivo del miglior schema terapeutico per pazienti affetti da carcinomi colorettali.
In particolare, ho utilizzato un protocollo sviluppato in precedenza dal gruppo della Prof.ssa Raffa per xenotrapiantare frammenti di tessuto tumorale umano in embrioni di zebrafish, successivamente esposti a differenti chemioterapie, per valutare il miglior regime paziente-specifico. Questi test sono stati affiancati da analisi istologiche al fine di verificare la presenza di cellule tumorali e il loro attecchimento, rispetto alla controparte sana. Infine si è valutato istologicamente l’effetto del trattamento chemioterapico sulla sopravvivenza cellulare dello xenograft.
In conclusione, il presente lavoro ha contribuito allo svolgimento dello studio co-clinico, confermando la validità del modello Avatar proposto per la conduzione di studi di chemio-sensitività paziente-specifici.
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