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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11112024-135942


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
GELLI, FRANCESCA
URN
etd-11112024-135942
Titolo
Conoscenza e attitudine verso la vaccinazione HPV in un campione di studenti universitari: analisi delle differenze di genere secondo il framework BeSD (Behavioural and Social Drivers)
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Rizzo, Caterina
correlatore Tavoschi, Lara
Parole chiave
  • adesione vaccinale
  • behavioural and social drivers
  • esitazione vaccinale
  • hpv
  • papilloma virus
  • vaccination
  • vaccinazione
  • vaccine hesitancy
  • vaccine uptake
Data inizio appello
03/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2094
Riassunto
La vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV) rappresenta uno strumento fondamentale nella prevenzione di infezioni e tumori HPV-correlati. Tuttavia, la copertura vaccinale rimane spesso inferiore agli obiettivi di salute pubblica, con importanti differenze regionali e di genere. Questo studio esplora i fattori sociali, comportamentali e comunicativi, i bias cognitivi che influenzano l'adesione alla vaccinazione HPV, utilizzando il modello BeSD ( Behavioural and Social Drivers of Vaccine Uptake ) come framework di riferimento. Lo studio si è focalizzato sulla popolazione giovanile, con particolare attenzione agli studenti universitari, per comprendere come percezioni individuali, influenze sociali e ostacoli pratici influiscano sulla decisione vaccinale.
Particolare attenzione è stata rivolta inoltre alla differenza di genere nella vaccinazione, con un focus sulla comunità LGBTQ+.
Lo studio comprende una fase di analisi qualitativa, condotta con il metodo delle interviste che sono state precedute da un breve questionario per il reclutamento degli intervistati e una successiva fase di analisi quantitativa, mediante l’utilizzo di un questionario somministrato agli studenti dell’Università di Pisa.
Il campione di studenti, oggetto dell’analisi qualitativa, è stato selezionato in modo opportunistico tenendo conto di sesso, genere, orientamento sessuale, facoltà e stato vaccinale.
Risultati: Sono state condotte 18 interviste da maggio a ottobre 2024 con un campione di volontari maggiorenni (range di età 21-30), di cui 11 maschi assegnati alla nascita (61,1%). Un'intervista è stata svolta con un ragazzo transgender. Di questi 11, 4 (22,2%) hanno dichiarato di avere un orientamento omosessuale. Al momento dell'intervista, 8 persone (44,4%) hanno riferito di non essere vaccinate, di cui 6 maschi.
Dall’analisi qualitativa sono emersi i seguenti temi, analizzati secondo il framework Besd:
Percezione del rischio: L’HPV è percepito principalmente come un problema femminile, associato al tumore alla cervice uterina. Gli intervistati maschi mostrano una percezione del rischio inferiore rispetto alle femmine, attribuita a fattori culturali e a una minore sensibilizzazione istituzionale.
Fiducia nel vaccino: Il vaccino gode di fiducia per la sua lunga esperienza d’uso e la comprovata efficacia. Tuttavia, persistono preoccupazioni isolate, come quella relativa all’impatto sulla fertilità.
Processi sociali: Il ruolo dei genitori è centrale nella decisione vaccinale, con le madri spesso protagoniste nella condivisione delle informazioni. Tra i maschi, specialmente quelli LGBTQ+, emerge una maggiore autonomia decisionale.
Barriere pratiche: Il costo elevato e la scarsa comunicazione su agevolazioni economiche rappresentano ostacoli rilevanti. Gli intervistati preferiscono contesti sanitari qualificati per la somministrazione, ma sottolineano il valore di ambienti più informali come le scuole o le farmacie.
Conclusioni: Lo studio evidenzia una significativa differenza di genere nella percezione e adesione alla vaccinazione HPV, influenzata da fattori culturali e da una comunicazione istituzionale ancora carente verso i maschi. La fiducia nel vaccino è alta, ma l’accesso economico e logistico resta un limite. Interventi mirati a migliorare l’informazione, ridurre i costi e coinvolgere maggiormente i genitori e i medici di base potrebbero aumentare l'adesione vaccinale, soprattutto tra i maschi e le persone LGBTQ+.
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