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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11072024-115753


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CECCANTI, ALESSIO
URN
etd-11072024-115753
Titolo
La responsabilità per altri nel suo sviluppo diacronico dalle radici del diritto romano ai Principles of European Tort Law
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Petrucci, Aldo
Parole chiave
  • actio damni in factum
  • actio de effusis vel deiectis
  • actio furti
  • armonizzazione giuridica
  • certezza del diritto
  • comparazione giuridica
  • criteri di imputazione
  • diritto francese
  • diritto inglese
  • diritto italiano
  • diritto olandese
  • diritto romano
  • diritto tedesco
  • European Group on Tort Law
  • evoluzione storica
  • ordinamenti europei
  • ordinamenti giuridici
  • pater familias
  • principi di diritto civile
  • Principles of European Tort Law (PETL)
  • Responsabilità per fatto altrui
  • sistema giuridico europeo
  • specificità culturali.
  • tradizioni giuridiche
  • tutela uniforme
Data inizio appello
02/12/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questa tesi si propone di esaminare l’evoluzione storica e normativa dell’istituto della responsabilità per fatto altrui, concentrandosi sui criteri con cui, nei vari ordinamenti giuridici, viene attribuita la responsabilità di un danno causato da terzi a un soggetto non direttamente coinvolto. L’analisi, di tipo diacronico e comparativo, parte dalle origini romane e segue gli sviluppi più recenti in Europa, con l’obiettivo di individuare come i diversi sistemi giuridici abbiano modellato e trasformato i principi fondamentali alla base di questa forma di responsabilità.
Il lavoro inizia con un’analisi del diritto romano, in cui la responsabilità per fatto altrui era strettamente legata al potere gerarchico e al controllo che il pater familias esercitava sui membri della famiglia e sui servi. Attraverso istituti come l’actio de effusis vel deiectis, l’actio furti e l’actio damni in factum, il diritto romano aveva codificato forme di responsabilità per fatto altrui che trovavano fondamento nel dovere di vigilanza e nella posizione sociale del responsabile. Questo primo approccio alla responsabilità per fatto altrui si basava su criteri oggettivi, ma ancorati alla struttura sociale del tempo.
Successivamente, l’analisi si concentra sugli sviluppi dell’età moderna in alcuni dei principali ordinamenti giuridici europei: italiano, tedesco, francese, inglese e olandese. Ogni sistema ha adattato le basi del diritto romano alle proprie tradizioni e necessità sociali, giungendo a criteri di imputazione che, pur derivando da un comune influsso storico, presentano differenze significative. Ad esempio, il sistema tedesco enfatizza un’impostazione rigorosa della colpa e della causalità, mentre quello francese adotta un approccio maggiormente orientato alla protezione della vittima. Questo confronto comparativo mette in evidenza come ciascun ordinamento abbia sviluppato strumenti normativi differenti per rispondere alla medesima esigenza di attribuire una responsabilità a chi, pur non avendo direttamente causato un danno, esercita un ruolo di controllo o autorità sul terzo responsabile.
A conclusione dell’indagine storica e comparata, la tesi analizza i Principles of European Tort Law (PETL), un tentativo di armonizzare la responsabilità civile, inclusa quella per fatto altrui, nei diversi sistemi giuridici europei. I PETL, elaborati dall’European Group on Tort Law, propongono un quadro di principi comuni volto a superare le divergenze normative e culturali presenti nei vari ordinamenti. Questi principi, ispirati alla certezza del diritto e alla tutela uniforme dei cittadini, cercano di stabilire criteri di responsabilità per fatto altrui applicabili in modo omogeneo nell’Unione Europea. Tuttavia, l’armonizzazione proposta dai PETL solleva interrogativi sulla possibilità di mantenere un equilibrio tra un approccio unitario e il rispetto delle specificità dei singoli ordinamenti nazionali.
Il principale obiettivo di questa ricerca è quindi duplice: da un lato, ricostruire l’evoluzione storica e normativa della responsabilità per fatto altrui, mostrando come si sia adattata alle mutevoli esigenze sociali e culturali; dall’altro, valutare criticamente la fattibilità di un sistema europeo armonizzato. Quest’ultimo aspetto è particolarmente interessante poiché, se da una parte l’armonizzazione dei principi di responsabilità per fatto altrui potrebbe rafforzare l’efficacia della tutela giuridica all’interno dell’UE, dall’altra potrebbe comportare il rischio di ridurre le specificità culturali e giuridiche nazionali.

This thesis sets out to examine the historical and normative evolution of the institution of liability for the acts of others, focusing on the criteria with which, in the various legal systems, liability is attributed for damage caused by third parties to a person not directly involved. The analysis, diachronic and comparative in nature, starts from Roman origins and follows more recent developments in Europe, with the aim of identifying how the different legal systems have shaped and transformed the fundamental principles underlying this form of liability.
The work begins with an analysis of Roman law, in which liability for the acts of others was closely linked to the hierarchical power and control that the pater familias exercised over family members and servants. Through institutions such as actio de effusis vel deiectis, actio furti and actio damni in factum, Roman law had codified forms of liability for the acts of others that were grounded in the duty of vigilance and the social position of the person responsible. This initial approach to liability for the acts of others was based on objective criteria, but anchored in the social structure of the time.
Subsequently, the analysis focuses on developments in the modern age in some of the major European legal systems: Italian, German, French, English and Dutch. Each system adapted the foundations of Roman law to its own traditions and social needs, arriving at criteria of imputation that, although deriving from a common historical influence, show significant differences. For instance, the German system emphasises a strict fault and causation approach, whereas the French system adopts a more victim-protection oriented approach. This comparative comparison highlights how each system has developed different legal instruments to meet the same need to attribute liability to a person who, although not having directly caused damage, exercises a role of control or authority over the liable third party.
Concluding the historical and comparative investigation, the thesis analyses the Principles of European Tort Law (PETL), an attempt to harmonise civil liability, including liability for the acts of others, in the different European legal systems. The PETL, developed by the European Group on Tort Law, propose a framework of common principles aimed at overcoming the regulatory and cultural divergences present in the various legal systems. These principles, inspired by legal certainty and uniform protection of citizens, seek to establish criteria of liability for the acts of others that are uniformly applicable in the European Union. However, the harmonisation proposed by the PETLs raises questions as to whether it is possible to maintain a balance between a unitary approach and respect for the specific features of the individual national legal systems.
The main objective of this research is therefore twofold: on the one hand, to reconstruct the historical and normative evolution of vicarious liability, showing how it has adapted to changing social and cultural needs; on the other hand, to critically assess the feasibility of a harmonised European system. The latter aspect is particularly interesting because, while harmonisation of the principles of vicarious liability could strengthen the effectiveness of legal protection within the EU, it could also entail the risk of reducing national cultural and legal specificities.
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