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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11042024-022409


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DEPRESBITERIS, LUANA
URN
etd-11042024-022409
Titolo
Torri costiere vicereali dell’Alto Tirreno Cosentino: analisi territoriale e rifunzionalizzazione dell’antica rete difensiva. Progetti pilota: la torre di Fiuzzi e la torre dell’Isola Dino
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Prof.ssa Santini, Luisa
controrelatore Ing. Landi, Stefania
Parole chiave
  • analisi SWOT
  • architettura di transizione
  • Calabria Citra
  • conservazione del patrimonio
  • progettazione territoriale
  • rete difensiva
  • rete turistica
  • rifunzionalizzazione
  • riqualificazione
  • torri costiere vicereali
  • turismo culturale
Data inizio appello
03/12/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2064
Riassunto
Il Mediterraneo è stato da sempre lo scenario del conflitto tra due mondi opposti, quello cristiano e quello musulmano. A causa delle frequenti incursioni nemiche che spargevano terrore sul litorale del Mezzogiorno, il Regno di Napoli, alle dipendenze della corona spagnola, dovette far erigere delle architetture difensive che avessero la funzione di proteggere il territorio costiero. Dislocate lungo la costa e sulle isole, nacquero quindi delle torri che costituivano una vera e propria rete di comunicazione di carattere difensivo militare.
Oggi queste architetture, che per decenni hanno tutelato i luoghi e la vita della popolazione locale, non sono chiamate più a svolgere la funzione per cui furono costruite, e rimangono lì inermi sulle loro fondamenta, stagliandosi nel paesaggio naturale, testimoni di un’epoca molto lontana dalle nuove generazioni. In alcuni casi versano in uno stato di trascuratezza, rappresentano solo la memoria della loro imponente importanza; sono ridotte a delle “sentinelle dimenticate”.
La tesi si concentra in particolare sull’analisi delle torri vicereali poste lungo il tratto settentrionale della costa tirrenica di quella che era la provincia di Calabria Citra, ovvero l’odierno Alto Tirreno Cosentino, nella fascia litoranea che va dal comune di Tortora (al confine con la Basilicata) fino a Diamante, per una distanza di circa 30 km.
Dopo aver delineato un quadro conoscitivo sugli aspetti geostorici, sociali e politici che condussero il governo spagnolo, mediante i viceré, ad ordinare il torreggiamento delle coste del Regno di Napoli, il lavoro si focalizza sull’analisi morfologica delle torri costiere presenti nel territorio in esame, verificando la loro appartenenza alla tipologia architettonica della torre vicereale.
La seconda fase del lavoro consiste nell’analisi territoriale a livello comunale e sovracomunale. Perciò è stato realizzato un quadro conoscitivo e normativo dell’area d’interesse, per mezzo del software QGIS.
I risultati dell'analisi territoriale hanno evidenziato la necessità di un approccio integrato per valorizzare le torri, coniugando l'urgenza di conservare il patrimonio con lo sviluppo turistico del territorio. Questa analisi ha permesso di individuare le potenzialità specifiche di ciascuna torre e di definire strategie adatte alla loro rifunzionalizzazione.
Nella terza parte del lavoro, vengono presentate strategie basate sull'analisi SWOT per integrare le torri nel tessuto turistico e culturale locale, promuovendone una nuova vita e un impatto positivo sul territorio.
In particolare, la Torre dell'Isola Dino è proposta come punto panoramico e area di osservazione ornitologica, con il ripristino delle strutture esistenti per creare un laboratorio di ricerca naturalistica e riqualificare così l'omonima isola; la Torre di Fiuzzi, invece, è concepita come Centro di interpretazione culturale. Questi esempi progettuali dimostrano come le torri rifunzionalizzate possano trasformarsi in attrattori di turismo culturale, stimolando l'economia locale, rafforzando l'identità culturale e migliorando l'immagine del territorio. Questo approccio apre la strada a un progetto su scala sovracomunale che trasforma l'antica rete difensiva in un circuito turistico attrattivo, e che restituisce la giusta dignità alle torri costiere vicereali.

The Mediterranean has always been the scene of conflict between two opposing worlds, the Christian and the Muslim. Because of the frequent enemy incursions that spread terror along the southern coastline, the Kingdom of Naples, under the Spanish crown, had to have defensive architecture erected to protect the coastal territory. Scattered along the coast and on the islands, towers therefore sprang up that constituted a veritable communication network of a defensive military nature.
Today, these architectures, which for decades protected the places and the lives of the local population, are no longer called upon to fulfil the function for which they were built, and stand there helpless on their foundations, standing out in the natural landscape, witnesses of an era far removed from the new generations. In some cases they are in a state of neglect, representing only the memory of their imposing importance; they are reduced to ‘forgotten sentinels’.
The thesis focuses in particular on the analysis of the viceregal towers located along the northern stretch of the Tyrrhenian coast of what was once the province of Calabria Citra, i.e. today's Alto Tirreno Cosentino, in the coastal strip from the municipality of Tortora (on the border with Basilicata) to Diamante, a distance of around 30 km.
After outlining a cognitive framework on the geo-historical, social and political aspects that led the Spanish government, through the viceroys, to order the towering of the coasts of the Kingdom of Naples, the work focuses on the morphological analysis of the coastal towers present in the territory under examination, verifying their belonging to the architectural typology of the viceroyal tower.
The second phase of the work consists of a territorial analysis at municipal and supra-municipal level. Therefore, a cognitive and regulatory framework of the area of interest was created using QGIS software.
The results of the territorial analysis highlighted the need for an integrated approach to enhance the towers, combining the urgency of preserving the heritage with the tourist development of the area. This analysis made it possible to identify the specific potential of each tower and to define suitable strategies for their reutilisation.
In the third part of the work, strategies based on SWOT analysis are presented to integrate the towers into the local tourist and cultural fabric, promoting a new life and a positive impact on the territory.
In particular, the Dino Island Tower is proposed as a panoramic viewpoint and ornithological observation area, with the restoration of the existing structures to create a naturalistic research laboratory and thus upgrade the island of the same name; the Fiuzzi Tower, on the other hand, is conceived as a cultural interpretation centre. These project examples demonstrate how refunctionalised towers can be transformed into cultural tourism attractors, stimulating the local economy, strengthening cultural identity and improving the image of the area. This approach paves the way for a project on a supra-municipal scale that transforms the ancient defensive network into an attractive tourist circuit, and restores the proper dignity to the viceroyal coastal towers.
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