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Negli ultimi anni l’Italia, in quanto Paese di frontiera dell’Unione Europea, è stata chiamata ad affrontare quella che è stata più semplicemente denominata “emergenza migranti” o “crisi dei rifugiati”. Sebbene il fenomeno sia riconducibile a un maggior protagonismo maschile, i dati evidenziano come una parte rilevante di donne abbia promosso istanza di richiesta protezione internazionale alle autorità competenti italiane. L’elaborato vuole porre al centro dell’analisi il tema del “diritto alla salute” e dell’accesso alle cure, in relazione ai vissuti e alle esperienze delle donne richiedenti asilo e rifugiate, al fine di proporre una ricerca rivolta all’analisi delle difficoltà da loro incontrate nell’accedere alle prestazioni offerte dal Servizio Sanitario Nazionale e delle possibili risposte che potrebbero essere attivate allo scopo di renderle più partecipi ai processi di cura del proprio benessere bio-psicosociale.