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In questa Tesi si è cercato di indagare ed approfondire le discrepanze che si manifestano tra i dati teorici dei carichi aerodinamici, ricavati da prove effettuate su modelli completi in galleria del vento, ed i dati registrati in pista, misurando i canali di telemetria durante prove specifiche o gran premi.
In particolare il nostro studio si è focalizzato sulla monoposto Ferrari F2002, ed i dati telemetrici presi in esame si riferiscono, specificamente, al weekend del Gran Premio di Spagna del 2002.
Il presente lavoro prende avvio dalla necessità di indagare la possibile esistenza di una relazione stretta tra i “disturbi” dell’aerodinamica non stazionaria ed i parametri registrati in pista dalla telemetria.
Per fare questa indagine ci siamo serviti degli strumenti messi a disposizione dalla Ferrari stessa (software VDS) e della formulazione di un modello di aerodinamica non stazionaria, che ci permettesse di schematizzare tali carichi non stazionari e suddividerli in diversi contributi.
La ricerca della relazione tra carichi non stazionari e coefficienti aerodinamici, è stata eseguita sfruttando le potenzialità della teoria delle trasformate Wavelet: questo potente strumento di indagine permette di studiare i segnali non stazionari nel dominio tempo – frequenza e di correlare tra loro le grandezze in gioco, in modo da fornire un efficace metodo di interpretazione dei fenomeni fisici.