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La tesi studia l'opera narrativa di Walter Siti delineando un percorso dall'autofiction al romanzo in cui viene mostrato come all'evoluzione delle forme sia corrisposto un cambiamento dei temi e degli oggetti da demistificare. Nel primo capitolo viene analizzata la trilogia autofinzionale; nel secondo le sue appendici costituite dal "Canto del diavolo" e da "Exit strategy". Nel capitolo tre sono studiati "Il contagio" e "Autopsia dell'ossessione", dove Siti si allontana da una forma strettamente autofinzionale per aprirsi al novel puro, benché siano sempre forti le persistenze dell'io. Il quarto capitolo è dedicato alle finte biografie "Resistere non serve a niente" e "La natura è innocente", mentre l'ultimo capitolo indaga i romanzi "Bruciare tutto" e "Bontà". Nel corso dello studio la riflessione si è soffermata soprattutto su alcuni punti: il rapporto di Siti con Saviano; la presenza autoriale all'interno dei testi; il grado di responsabilità di scritture autodiegetiche e eterodiegetiche.