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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10252021-162946


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RAVAGLI, FRANCESCA
URN
etd-10252021-162946
Titolo
Proprietà psicometriche della versione italiana dell'Interpersonal Sensitivity Measure (IPSM)
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof.ssa Berrocal Montiel, Carmen
correlatore Dott.ssa Compare, Lisa
Parole chiave
  • sensibilità interpersonale
  • soddisfazione di vita
  • rabbia
  • ansia
  • depressione
Data inizio appello
25/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/11/2024
Riassunto
L’Interpersonal Sensitivity Measure (IPSM) è un questionario self-report sviluppato da Boyce e Parker (1989) per valutare cinque dimensioni di uno specifico tratto di personalità, ovvero la Sensibilità Interpersonale. Questo costrutto è stato definito come “un’inadeguata ed eccessiva preoccupazione per il comportamento e i sentimenti altrui” (Boyce & Parker, 1989, p.342) ed è stato proposto come un tratto di personalità particolarmente significativo in termini di predisposizione per lo sviluppo di psicopatologia, in particolare la depressione.
Successivamente a Boyce e Parker (1989), molti autori hanno indagato le principali proprietà psicometriche dell’IPSM su campioni differenti: se alcuni degli studi presenti in letteratura mostrano una buona concordanza con i risultati proposti da Boyce e Parker (1989), altri evidenziano delle discrepanze consistenti con la versione originale, tanto che, ad oggi, risultano poco chiare la struttura fattoriale e la coerenza interna del questionario. Inoltre, la struttura fattoriale della versione italiana dell’IPSM non è mai stata esplorata e le sue proprietà psicometriche sono state indagate soltanto in un campione clinico. Il presente studio si propone di indagare alcune delle proprietà psicometriche della versione italiana dell’IPSM: struttura fattoriale, coerenza interna e validità di costrutto.
Hanno partecipato allo studio 374 adulti (64,4% femmine), di età compresa tra 18 e 31 anni, reclutati presso le aule universitarie prima dell’inizio delle lezioni. I partecipanti, oltre all’IPSM, hanno completato questionari self-report volti ad indagare i livelli di ansia, depressione, soddisfazione di vita e rabbia.
I risultati ottenuti suggeriscono una versione del questionario a 27 item con una struttura a tre dimensioni (IPSM-27): Preoccupazione e Dipendenza Interpersonale, Bassa Autostima e Comportamento Interpersonale non Assertivo. La coerenza interna è risultata buona per il punteggio totale dell’IPSM-27 e per i fattori Preoccupazione e Dipendenza Interpersonale e Bassa Autostima, mentre per il fattore Comportamento Interpersonale non Assertivo è stato rilevato un valore inferiore ma comunque accettabile. I risultati supportano inoltre la validità di costrutto dell'IPSM-27, infatti questo correla positivamente con le misure di depressione, ansia e rabbia esternalizzata, e negativamente con la soddisfazione della vita. La Bassa Autostima predice tutte le variabili di outcome, così come la Preoccupazione e Dipendenza Interpersonale, ad eccezione della soddisfazione di vita. Il contributo del Comportamento Interpersonale non Assertivo risulta limitato ad alcune dimensioni della rabbia.
In conclusione, rispetto al campione considerato nel presente studio, i risultati non confermano la struttura fattoriale a cinque dimensioni proposta dagli autori dell’IPSM (Boyce & Parker, 1989) e suggeriscono, inoltre, l’eliminazione di 9 dei 36 item iniziali. La struttura del questionario che ne consegue è composta da 27 item (IPSM-27), dei quali 3 con punteggio invertito, che sottendono e misurano tre dimensioni.
La versione italiana IPSM-27 sembra essere uno strumento affidabile e valido per indagare la Sensibilità Interpersonale in giovani adulti.
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