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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10252021-100834


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LIPPI, ANGELICA
URN
etd-10252021-100834
Titolo
"Credo di essere arrivato al capolinea" Costruzione identitaria e forme di socializzazione delle comunità incel italiane
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
SCIENZE PER LA PACE: TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Relatori
relatore Prof. Urbano, Lorenzo
Parole chiave
  • androsfera
  • anthropolog
  • antropologia culturale
  • antropologia della violenza
  • Bourdieu
  • celibato involontario
  • comunità online
  • digital ethnography
  • dominio maschile
  • etnografia digitale
  • gender gap
  • gender studies
  • Goffman
  • identità virtuali
  • incel
  • incelosfera italiana
  • involintary celibate
  • italian incelosphere
  • manosphere
  • marginalità
  • online comminity
  • online socialization
  • socializzazione online
  • stigma
  • stigmatizzazione
  • studi di genere
  • violenza di genere
  • violenza di genere
Data inizio appello
15/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/11/2024
Riassunto
La socializzazione online ha influito notevolmente sullo sviluppo di identità individuali e gruppali che nascono e si muovono all’interno di spazi virtuali e conseguentemente non-reali, le cui azioni, però, sono in grado di ripercuotersi oltre i confini di internet. È questo il caso delle community incel, gruppi di soggetti che si identificano nell’appellativo di “celibi involontari” e perciò inevitabilmente impotenti di fronte alla percepita impossibilità di cambiare il proprio status sociale stigmatizzato imposto su di loro, secondo la propria visione, da parte della società “ginocentrica”, femminista e neoliberale che supporterebbe unicamente le istanze femminili a discapito di quelle maschili. Se la riappropriazione e la narrazione dell’identità avviene tramite la fruizione di piattaforme virtuali in grado di modellarne i relativi limiti e confini, cui scopo è quello di permettere la socializzazione e la condivisione di vissuti personali generalmente sofferti, gli incel sono diventati nel tempo oggetto di ricerca e argomento di cronaca a causa degli omicidi commessi da alcuni individui riconducibili alla medesima comunità, nonché per il peculiare linguaggio che li contraddistingue e che viene utilizzato nelle discussioni online, volto ad esprimere le istanze che si legano al loro stigma sociale. Il glossario incel spesso si ricollega alla percezione di una mancanza di accesso al corpo femminile, richiesto in nome del diritto alla sessualità che sarebbe loro negato da parte degli “altri”. Tramite la condivisione di tali elementi, le community accrescono il numero di utenti che modellano la propria socializzazione sulla base di termini e di modalità ricorrenti, costituendo uno spazio virtuale unico all’interno dell’androsfera, o sfera maschile, che sembra avvicinare e rivendicare elementi tipici di altre comunità che compartecipano allo stesso spazio sociale irreale. Il fine di questo studio è quello di osservare le comunità incel tramite l’analisi di tre diversi forum che rappresentano il cuore dell’incelosfera italiana per tentare di comprendere le caratteristiche primarie delle modalità di socializzazione dei membri, permeata da un linguaggio esplicitamente misogino e violento, ma anche per individuare le peculiarità di ogni spazio a questa dedicato, oltre che analizzare i nuclei argomentativi e il sistema valoriale a cui fanno riferimento i diversi utenti tentando come fine ultimo di rilevare i lineamenti specifici della loro identità virtuale, la quale sembra nascere e svilupparsi esclusivamente all’interno di questi ambienti. L’etnografia digitale avrà come oggetto di studio per primi gli elementi principali e generali di ogni forum, analizzati allo scopo di rintracciare narrazioni condivise ma anche diversificate rispetto alla condizione del celibato involontario e nel tentativo di comprenderlo attraverso specifiche lenti socio-antropologiche; seguirà poi una lettura della socializzazione secondaria attuata tramite le sezioni etichettate come “offtopic” per identificare se siano presenti e quali siano le tematiche che si distaccano dai tipici nuclei argomentativi, allo scopo di indagare ancora più approfonditamente il profilo dei celibi involontari italiani. In definitiva, la parola “incel” si dimostrerà un termine ombrello in grado di accogliere specificità individuali molto diverse l’una dall’altra, termine che sarà ampliato o ristretto a seconda delle necessità di socializzazione e rivendicato per esprimere posizioni ideologiche nichiliste e pessimiste condivise quotidianamente allo scopo di alleviare le sofferenze causate dal celibato involontario.

Online socialization has enormously influenced the development of both individual and group identities that arise and move within virtual and non-real spaces. The number of actions taken by subjects who identify themselves in those identities, however, seem to be able to affect beyond the borders of the internet. This is the case of incel communities, groups of subjects who identify themselves in the word "involuntary celibacy", therefore powerless in facing the perceived impossibility of changing their stigmatized social status that is imposed on them by the “gyno-centric”, feminist and neoliberal society which would only support the feminine needs and not the masculine ones. If the reappropriation and narration of this kind of identity takes place through the use of virtual platforms capable of modeling limits and boundaries and whose purpose is to allow socialization based on the sharing of suffered personal experiences, over time incels have become an object of research and a news topic due to the murders committed by some individuals related to the community, as well as for the peculiar language used in their discussions aimed at expressing the instances linked to their social stigma. Often the language seems to be linked to perception of the lack of access to the female body, required in the name of the right to sexuality. By sharing these elements, communities increase the number of users who shape their socialization sharing specific terms and methods, constituting a unique virtual space within the manosphere, or male sphere, which seems to bring together typical elements of other communities that share the same unreal social space. The purpose of this study is to observe the incel communities through the analysis of three different forums that represent the heart of the Italian incelosphere in order to try to understand the primary characteristics of the ways of socialization permeated by a misogynistic and violent language. Also we will try to identify the peculiarities of each space dedicated to the socialization, as well as analyzing the argumentation used and the value system to which the various users refer to, trying as an ultimate goal to detect the specific features of their virtual identity that seems to be born and develop exclusively within these environments. This digital ethnography will firstly study the main and general elements of each forum, analyzed in order to trace shared but also diversified narratives of the condition of involuntary celibacy in order to understand it through specific socio-anthropological lenses; then we will observe the secondary socialization implemented through the “offtopic” sections to identify specific issues that are detached from the typical storytelling in order to investigate even more deeply the profile of Italian involuntary celibates. Ultimately, the word "incel" will prove to be an umbrella term that will refer to individual specificities expanded or restricted according to the needs of socialization and claimed to express nihilistic and pessimistic ideological positions to alleviate the suffering caused by the involuntary celibate.
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