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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10242025-203657


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
CARMASSI, FRANCESCA
URN
etd-10242025-203657
Titolo
Ruolo prognostico della valutazione multidimensionale geriatrica nelle pazienti over 70 affette da carcinoma mammario.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GERIATRIA
Relatori
relatore Prof. Virdis, Agostino
correlatore Dott. Mengozzi, Alessandro
Parole chiave
  • Breast cancer
  • Carcinoma della mammella
  • Clinical Frailty Scale (CFS)
  • Geriatric-8 questionnaire (G8)
  • Hand Grip Test (HGT)
  • Multidimensional Oncological Frailty Scale (MOFS)
  • Multidimensional Prognostic Index (MPI)
  • Oncogeriatria
  • Oncogeriatrics
  • Short Physical Performance Battery (SPPB)
  • Valutazione Multidimensionale Geriatrica (VMDG)
Data inizio appello
17/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/11/2065
Riassunto
La gestione dei pazienti geriatrici oncologici con sindrome da fragilità rappresenta una sfida complessa, che può trovare risposta in un approccio multidimensionale, con lo scopo di identificare il percorso terapeutico-assistenziale più appropriato, ritagliato sulle caratteristiche del paziente. In Letteratura, sono numerose le esperienze cliniche che hanno cercato di contribuire a identificare i principali items da inserire all’interno degli screening oncogeriatrici, cercando di sviluppare nuovi strumenti diagnostici, di facile utilizzo, per una stratificazione precoce del rischio nei pazienti oncologici. Scopo del presente studio è valutare il ruolo prognostico della Valutazione Multidimensionale Geriatrica (VMDG) nelle pazienti over-70 affette da carcinoma della mammella, sottoposte a screening di fragilità attraverso il Geriatric-8 Questionnaire (G8) presso il Centro Senologico dell’AOUP. In caso di punteggio ≤14/17 è stata eseguita una VMDG estesa volta allo studio dei principali domini della vita del paziente anziano, come lo stato cognitivo, psicologico, funzionale, nutrizionale, sociale, le principali comorbidità e le relative terapie. Nella maggior parte dei casi, si trattava di pazienti con più di 80 anni con una mediana di G8 score di 13/17. La mediana del Clinical Frailty Scale secondo Rockwood è risultava 4 (vulnerabile), con una buona performance clinica globale e con un indice prognostico risultato compatibile con profilo di rischio lieve in termini di outcome clinico a breve e lungo termine stimato al Multidimensional Prognostic Index (MPI 1: 0-0.33). La popolazione in studio aveva mediamente un indice di comorbidità basso [mediana Cumulative Illness Rating Scale – Comobidity (CIRS-C) 2] con maggiore prevalenza di ipertensione arteriosa, disturbi del tono dell’umore, diabete mellito tipo 2 e fibrillazione atriale. La valutazione del rischio nutrizionale alla VMDG estesa ha documentato complessivamente buono status nutrizionale (mediana MUST 0). Confrontando il gruppo di pazienti sopravvissuti al follow-up di circa 4 anni con i deceduti, la fragilità risulta un essenziale fattore di rischio e all'analisi multivariata è stata osservata maggiore prevalenza di scompenso cardiaco. Infine, all'interno del gruppo di 14 pazienti deceduti entro un anno dalla prima valutazione, la demenza e ridotti valori di pressione arteriosa sistolica emergono come fattori di rischio per mortalità, oltre alla fragilità rilevata al G8, prova di equilibrio allo Short Physical Performance Battery e al Multidimensional Oncological Frailty Scale (MOFS). Nel futuro, anche laddove le risorse scarseggieranno, sarà possibile applicare nuovi strumenti di VMDG, come il MOFS, che saranno capaci di intercettare nell'immediato le caratteristiche del paziente con un ruolo chiave per stimarne la prognosi. In questo contesto, programmi di riabilitazione ma soprattutto prehabilitation potranno trovare spazio al fine di ridurre la fragilità del paziente dominio per dominio e innalzare quindi il livello di cura possibile.


The management of geriatric oncology patients with frailty syndrome represents a complex challenge that can be addressed through a multidimensional approach, aimed at identifying the most appropriate therapeutic and care pathway tailored to the individual patient’s characteristics. In the literature, numerous clinical studies have sought to identify the key items to be included in oncogeriatric screening tools and to develop new, easy-to-use diagnostic instruments for early risk stratification in cancer patients. The aim of the present study is to evaluate the prognostic role of the Comprehensive Geriatric Assessment (CGA) in women over 70 years of age affected by breast carcinoma, who underwent frailty screening through the Geriatric-8 Questionnaire (G8) at the Breast Unit of AOUP. In cases with a score ≤14/17, an extended CGA was performed to investigate the main domains of elderly patients’ lives — including cognitive, psychological, functional, nutritional, and social status, as well as comorbidities and ongoing therapies. In most cases, the patients were over 80 years old, with a median G8 score of 13/17. The median Clinical Frailty Scale (CFS) according to Rockwood was 4 (vulnerable), indicating good overall clinical performance, and the Multidimensional Prognostic Index (MPI) was consistent with a low-risk profile in terms of short- and long-term clinical outcomes (MPI 1: 0–0.33). The study population had, on average, a low comorbidity index [median Cumulative Illness Rating Scale – Comorbidity (CIRS-C): 2], with a higher prevalence of arterial hypertension, mood disorders, type 2 diabetes mellitus, and atrial fibrillation. Nutritional risk assessment through the extended CGA showed an overall good nutritional status (median MUST score: 0). When comparing the group of patients surviving after approximately four years of follow-up with those who died, frailty emerged as an essential risk factor. Multivariate analysis showed a higher prevalence of heart failure among deceased patients. Furthermore, among the 14 patients who died within one year from the initial assessment, dementia and lower systolic blood pressure values emerged as additional mortality risk factors, alongside frailty as detected by the G8, the Short Physical Performance Battery (SPPB), and the Multidimensional Oncological Frailty Scale (MOFS). In the future, even where healthcare resources are limited, new CGA-based tools such as the MOFS could be implemented to immediately capture key patient characteristics and play a crucial role in prognostic assessment. In this context, rehabilitation—and especially prehabilitation—programs could be introduced to reduce patient frailty across individual domains, thereby improving the overall level of care achievable.

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