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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10242025-122336


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
GROSSO, ANTONIO
URN
etd-10242025-122336
Titolo
Gestione endoscopica delle stenosi biliari anastomotiche in pazienti sottoposti a trapianto di fegato tramite multiple plastic stents: studio preliminare monocentrico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE
Relatori
relatore Prof. Bellini, Massimo
relatore Dott. Marciano, Emanuele
Parole chiave
  • Multiple plastic stents
  • Stenosi anastomotiche
Data inizio appello
10/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/11/2065
Riassunto
La stenosi dell’anastomosi coledoco-coledocica (SA) è la complicanza biliare più comune dopo trapianto ortotopico di fegato (TOF). Negli ultimi anni la terapia endoscopica ha progressivamente sostituito l’approccio chirurgico o radiologico, grazie a protocolli di stenting biliare come il posizionamento di protesi plastiche multiple (MPS).
Questo studio preliminare, retrospettivo e monocentrico, valuta l’applicazione di un protocollo MPS in pazienti trapiantati di fegato con SA post-TOF. Sono stati inclusi 28 pazienti, raccogliendo dati clinici, laboratoristici e strumentali e analizzando ogni ERCP; in alcuni casi sono state eseguite ecoendoscopie per la valutazione della SA.
La risoluzione della SA è stata ottenuta nel 90% dei pazienti che hanno completato il protocollo (10), secondo criteri predefiniti, con risultati sovrapponibili alla letteratura per efficacia e sicurezza.
Nei pazienti con SA associata a ITBL, la maggiore complessità anatomopatologica ha richiesto più frequenti interventi ancillari (bonifiche, sostituzioni non programmate) e ha mostrato un rischio aumentato di recidiva e necessità di re-trapianto.
L’integrazione dell’ecoendoscopia, ancora poco diffusa nei protocolli MPS, suggerisce un valore aggiunto nella selezione dei candidati, nella pianificazione del trattamento e nel monitoraggio della risposta. In conclusione, il protocollo MPS si conferma efficace e sicuro, con ITBL principale fattore prognostico sfavorevole.
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