• disability
• Esercizio Fisico Adattato
• physical exercise in multiple sclerosis
• Sclerosi Multipla

In questo lavoro di tesi viene preso in esame il caso di Valeria P., atleta paralimpica che convive con la Sclerosi Multipla da quando ha 25 anni. L'obiettivo del nostro intervento è stato volto al miglioramento la qualità della vita insistendo sugli aspetti di qualità del movimento, mantenimento delle abilità e capacità motorie residue, movimento funzionale ed incremento dell'autosufficienza.
Questa tesi è strutturata in 4 parti fondamentali. Nel primo capitolo troviamo la definizione di Esercizio Fisico Adattato (EFA), viene dunque sottolineata la differenza che lo separa dall’Attività Fisica Adattata (AFA) al fine di individuare dove si colloca l’intervento del professionista. Di seguito abbiamo l’inquadramento generale della SM, così da comprenderne profondamente la fisiopatologia e la clinica, che andranno a guidare il nostro lavoro in quanto specialisti.
La terza parte è dedicata ad una revisione della letteratura in termini di linee guida, raccomandazioni e “best practice” riguardo la somministrazione di esercizio fisico nella SM. Primariamente abbiamo consultato le indicazioni fornite dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), per poi integrarle con ulteriori evidenze documentate.
Nel quarto capitolo analizziamo accuratamente la storia di Valeria, dalla quale emergono, oltre ai caratteri clinici, anche gli aspetti psicologici, motivazionali e socio-economico-relazionali che la caratterizzano.
Il capitolo quinto è dedicato al protocollo motorio. Previa valutazione morfo-funzionale, siamo giunti a delineare gli obiettivi (generali e specifici), i contenuti, i mezzi, gli strumenti ed i metodi che adottati per creare un mesociclo di lavoro cucito su misura per Valeria.
Nell’ultima parte sono esposti i metodi di valutazione, i risultati raggiunti, le criticità incontrate e le conclusioni sui benefici in termini di qualità della vita e considerazioni sulle esigenze individuali delle persone con SM.