Tesi etd-10232024-222727 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
DE VITA, FRANCESCO
URN
etd-10232024-222727
Titolo
Efficacia e sicurezza dell'ureteroscopia in urgenza per il trattamento dei calcoli ureterali
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
UROLOGIA
Relatori
relatore Bartoletti, Riccardo
Parole chiave
- calcolosi
- colica renale
- litiasi ureterale
- ureteroscopia in urgenza
Data inizio appello
08/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2064
Riassunto
La colica renale rappresenta l’1% di tutti gli accessi al pronto soccorso e l’1% di tutti i ricoveri ospedalieri. La colica renale è descritta come un dolore acuto al fianco che si irradia all'inguine. Il 98% dei calcoli ureterali di diametro < 5 mm hanno un’alta probabilità di espulsione spontanea; in tutti i casi di litiasi ureterali ESWL e URS sono le modalità di trattamento più comuni. In caso di fallimento della terapia medica espulsiva, di non risoluzione dei sintomi, comparsa di complicanze infettive o peggioramento della funzionalità renale, nella pratica clinica attuale lo step successivo prevede il posizionamento di un catetere ureterale o di una nefrostomia percutanea. Queste procedure in urgenza possono fornire un rapido sollievo dai sintomi e, di solito, sono seguite in elezione da URS o ESWL che sono attualmente le principali opzioni di trattamento. Negli ultimi 10 anni diversi lavori hanno descritto l’ureteroscopia come trattamento immediato per i calcoli ureterali. La logica di questi studi è correlata ai miglioramenti nella strumentazione e nelle tecniche endoscopiche che hanno reso l’ureteroscopia una procedura sicura riducendone i tassi di complicanze.
Questo lavoro è stato condotto per valutare la sicurezza (complicanze postoperatorie) e l'efficacia della litotrissia ureteroscopica in urgenza in pazienti con calcoli ureterali sintomatici.
L’efficacia è stata definita come la completa assenza di calcoli (stone free rate) valutata con un controllo ecografico o radiologico (Rx diretta) alla data di rimozione dello stent ureterale e la mancata necessità di ulteriori trattamenti. Da gennaio 2023 a dicembre 2023, in un’ottica di studio retrospettivo monocentrico, 73 pazienti sono stati trattati presso l’ospedale San Luca di Lucca per litiasi ureterale, di cui 23 pazienti (gruppo A) trattati in urgenza (entro 48h dal ricovero) e 50 pazienti (gruppo B) trattati in elezione. I due gruppi in esame sono stati confrontati in base alle caratteristiche preoperatorie (GB, creatininemia) e post-operatorie (febbre, PCR, PCT, GB, giorni di degenza); inoltre si è effettuato un confronto in base alla localizzazione ureterale della litiasi trattata (prossimale, media, distale) e alle dimensioni. I pazienti dei due gruppi in esame sono risultati omogenei per età, sesso e comorbidità; anche per quanto riguarda le caratteristiche della litiasi trattata (localizzazione e dimensione) non si sono rilevate differenze.
Per quanto concerne la sicurezza, è stata osservata una differenza statisticamente significativa nei livelli di leucocitemia preoperatoria, rispettivamente 11,8 ±3,5 nel gruppo A e 7,1 ±1,7 nel gruppo B (p<0.05). Nonostante questo, nessuna complicanza maggiore è stata osservata nei pazienti dei due gruppi. In particolare la febbre (T>38°C) è stata riscontrata nel post operatorio di 3 pazienti del gruppo A e in 5 pazienti nel gruppo B (Clavien Dindo 2). La risoluzione dei casi è stata ottenuta mediante terapia antipiretica ed antibiotica. Non è stata evidenziata una differenza statisticamente significativa negli indici di flogosi postoperatori tra i due gruppi (GB, PCR, PCT). I giorni di degenza sono stati 4,13±2,45 nel gruppo A e 2,44±1,36 nel gruppo B (p <0.05).
Lo stone free rate è stato del 91,3% nel gruppo A e del 90% nel gruppo B.
I risultati del presente studio, in accordo con la letteratura recente, concordano nel proporre l’ureteroscopia in urgenza, in quanto si è confermata una procedura sicura ed efficace con sollievo immediato dalle coliche, con complicanze infettive postoperatorie sovrapponibili alla procedura posticipata, e che evita ulteriori costi e ricoveri per procedure in elezione. In un modello assistenziale tipico degli ospedali del territorio dell’USL Nord Ovest basato su setting di ricovero per intensità di cure e nei quali è prevista una equipe e una sala operatoria dedicata alle urgenze l’ureteroscopia entro 48h dal ricovero sembra essere il trattamento di prima scelta per la litiasi ureterale.
Questo lavoro è stato condotto per valutare la sicurezza (complicanze postoperatorie) e l'efficacia della litotrissia ureteroscopica in urgenza in pazienti con calcoli ureterali sintomatici.
L’efficacia è stata definita come la completa assenza di calcoli (stone free rate) valutata con un controllo ecografico o radiologico (Rx diretta) alla data di rimozione dello stent ureterale e la mancata necessità di ulteriori trattamenti. Da gennaio 2023 a dicembre 2023, in un’ottica di studio retrospettivo monocentrico, 73 pazienti sono stati trattati presso l’ospedale San Luca di Lucca per litiasi ureterale, di cui 23 pazienti (gruppo A) trattati in urgenza (entro 48h dal ricovero) e 50 pazienti (gruppo B) trattati in elezione. I due gruppi in esame sono stati confrontati in base alle caratteristiche preoperatorie (GB, creatininemia) e post-operatorie (febbre, PCR, PCT, GB, giorni di degenza); inoltre si è effettuato un confronto in base alla localizzazione ureterale della litiasi trattata (prossimale, media, distale) e alle dimensioni. I pazienti dei due gruppi in esame sono risultati omogenei per età, sesso e comorbidità; anche per quanto riguarda le caratteristiche della litiasi trattata (localizzazione e dimensione) non si sono rilevate differenze.
Per quanto concerne la sicurezza, è stata osservata una differenza statisticamente significativa nei livelli di leucocitemia preoperatoria, rispettivamente 11,8 ±3,5 nel gruppo A e 7,1 ±1,7 nel gruppo B (p<0.05). Nonostante questo, nessuna complicanza maggiore è stata osservata nei pazienti dei due gruppi. In particolare la febbre (T>38°C) è stata riscontrata nel post operatorio di 3 pazienti del gruppo A e in 5 pazienti nel gruppo B (Clavien Dindo 2). La risoluzione dei casi è stata ottenuta mediante terapia antipiretica ed antibiotica. Non è stata evidenziata una differenza statisticamente significativa negli indici di flogosi postoperatori tra i due gruppi (GB, PCR, PCT). I giorni di degenza sono stati 4,13±2,45 nel gruppo A e 2,44±1,36 nel gruppo B (p <0.05).
Lo stone free rate è stato del 91,3% nel gruppo A e del 90% nel gruppo B.
I risultati del presente studio, in accordo con la letteratura recente, concordano nel proporre l’ureteroscopia in urgenza, in quanto si è confermata una procedura sicura ed efficace con sollievo immediato dalle coliche, con complicanze infettive postoperatorie sovrapponibili alla procedura posticipata, e che evita ulteriori costi e ricoveri per procedure in elezione. In un modello assistenziale tipico degli ospedali del territorio dell’USL Nord Ovest basato su setting di ricovero per intensità di cure e nei quali è prevista una equipe e una sala operatoria dedicata alle urgenze l’ureteroscopia entro 48h dal ricovero sembra essere il trattamento di prima scelta per la litiasi ureterale.
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