Tesi etd-10232024-194804 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
GIULIANI, JACOPO
URN
etd-10232024-194804
Titolo
PATTERN DI ANTIBIOTICO-RESISTENZA E OUTCOME CHIRURGICO NELLE INFEZIONI INTRA-ADDOMINALI
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof. Coccolini, Federico
Parole chiave
- antibiotico-resistenza
- immunosoppressione
- infezioni intraddominali
- multi-drug-resistent
- peritonite
- sepsi
Data inizio appello
08/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2064
Riassunto
Le infezioni intra-addominali (IAI) sono emergenze chirurgiche e rappresentano una delle principali cause di morte non traumatica nelle unità chirurgiche d'emergenza di tutto il mondo, con tasso di mortalità complessivo stimato al 9,2%. Il trattamento prevede l’inizio precoce della terapia antibiotica, source control in regime d’urgenza e rianimazione in caso di sepsi o shock settivo. La terapia antibiotica è di natura inizialmente empirica e si basa sull’epidemiologia e sulle percentuali di resistenza antibiotica rilevate localmente.
Nonostante rimanga elevata, la mortalità per infezione intraddominale è notevolmente diminuita negli ultimi 15 anni grazie alla diagnosi precoce della sepsi e all'implementazione dei trattamenti rianimatori. Molti pazienti che in precedenza decedevano a uno shock settico ed insufficienza multiorgano, ora sopravvivono e sviluppano un quadro clinico di malattia critica cronica, con conseguenti lunghe degenze di terapia intensiva, un elevato utilizzo di risorse e lo sviluppo disfunzione d'organo persistente. Questi pazienti presentano una sindrome fisiopatologica sottostante caratterizzata da infiammazione persistente, immunosoppressione e catabolismo. La maggior parte vengono dimessi verso strutture di cura post-dimissione, con comunque una elevata morbi-mortalità a breve termine.
In questo studio è stato valutato un gruppo di pazienti operati d’urgenza con diagnosi di diverticolite acuta complicata, perforazione da carcinoma colon-rettale, ischemia intestinale colica. L’obiettivo è descrivere i pattern di resistenza antibiotica dei batteri isolati in questi pazienti e di valutare la presenza di una correlazione tra l’outcome chirurgico, lo stato immunitario del paziente alla diagnosi e lo stato infettivo/di antibiotico-resistenza sulla base dei colturali raccolti. La documentata infezione intraddominale nei pazienti presi in esame risulta correlare con una maggiore durata della degenza post-operatoria, ma non direttamente con la mortalità dei pazienti. In particolare, la maggiore durata della degenza e del decorso post-operatorio risulta presentarsi nei pazienti con infezioni polimicrobiche o da germi MDR. Nei limiti di questo studio, ciò conferma come il progressivo incremento delle resistenze antibiotiche, associato al miglioramento delle conoscenze nella gestione chirurgica e rianimatoria della sespi di origine addominale, abbia portato negli anni alla riduzione della mortalità per tali patologie, con una contemporanea cronicizzazione di tali quadri clinici ed una conseguente maggiore spesa sanitaria.
Intra-abdominal infections (IAIs) are surgical emergencies and represent one of the leading causes of non-traumatic death in emergency surgical units worldwide, with an overall estimated mortality rate of 9.2%. Treatment involves the early initiation of antibiotic therapy, urgent source control, and resuscitation in cases of sepsis or septic shock. Antibiotic therapy is initially empirical and based on local epidemiology and resistance rates.
Although still high, mortality from intra-abdominal infections has significantly decreased over the past 15 years due to early sepsis diagnosis and the implementation of advanced resuscitation treatments. Many patients who previously died from septic shock and multi-organ failure now survive, developing a clinical picture of chronic critical illness, resulting in prolonged intensive care stays, increased resource utilization, and the development of persistent organ dysfunction. These patients exhibit an underlying pathophysiological syndrome characterized by persistent inflammation, immunosuppression, and catabolism. Most are discharged to post-acute care facilities, though they continue to face high short-term morbidity and mortality.
This study evaluated a group of patients who underwent emergency surgery with a diagnosis of complicated acute diverticulitis, perforation due to colorectal carcinoma, and colonic ischemia. The aim was to describe the antibiotic resistance patterns of bacteria isolated from these patients and assess the correlation between surgical outcomes, the patient’s immune status at diagnosis, and infection/antibiotic resistance status based on collected cultures. Documented intra-abdominal infection in the examined patients was associated with a longer postoperative hospital stay but not directly with patient mortality. Notably, the prolonged hospital stay and postoperative course were observed in patients with polymicrobial infections or infections caused by multidrug-resistant (MDR) organisms. Within the limits of this study, this confirms that the progressive increase in antibiotic resistance, along with advances in the surgical and resuscitative management of abdominal sepsis, has led to reduced mortality from these conditions over the years, while concurrently contributing to the chronicization of these clinical cases and increased healthcare costs.
Nonostante rimanga elevata, la mortalità per infezione intraddominale è notevolmente diminuita negli ultimi 15 anni grazie alla diagnosi precoce della sepsi e all'implementazione dei trattamenti rianimatori. Molti pazienti che in precedenza decedevano a uno shock settico ed insufficienza multiorgano, ora sopravvivono e sviluppano un quadro clinico di malattia critica cronica, con conseguenti lunghe degenze di terapia intensiva, un elevato utilizzo di risorse e lo sviluppo disfunzione d'organo persistente. Questi pazienti presentano una sindrome fisiopatologica sottostante caratterizzata da infiammazione persistente, immunosoppressione e catabolismo. La maggior parte vengono dimessi verso strutture di cura post-dimissione, con comunque una elevata morbi-mortalità a breve termine.
In questo studio è stato valutato un gruppo di pazienti operati d’urgenza con diagnosi di diverticolite acuta complicata, perforazione da carcinoma colon-rettale, ischemia intestinale colica. L’obiettivo è descrivere i pattern di resistenza antibiotica dei batteri isolati in questi pazienti e di valutare la presenza di una correlazione tra l’outcome chirurgico, lo stato immunitario del paziente alla diagnosi e lo stato infettivo/di antibiotico-resistenza sulla base dei colturali raccolti. La documentata infezione intraddominale nei pazienti presi in esame risulta correlare con una maggiore durata della degenza post-operatoria, ma non direttamente con la mortalità dei pazienti. In particolare, la maggiore durata della degenza e del decorso post-operatorio risulta presentarsi nei pazienti con infezioni polimicrobiche o da germi MDR. Nei limiti di questo studio, ciò conferma come il progressivo incremento delle resistenze antibiotiche, associato al miglioramento delle conoscenze nella gestione chirurgica e rianimatoria della sespi di origine addominale, abbia portato negli anni alla riduzione della mortalità per tali patologie, con una contemporanea cronicizzazione di tali quadri clinici ed una conseguente maggiore spesa sanitaria.
Intra-abdominal infections (IAIs) are surgical emergencies and represent one of the leading causes of non-traumatic death in emergency surgical units worldwide, with an overall estimated mortality rate of 9.2%. Treatment involves the early initiation of antibiotic therapy, urgent source control, and resuscitation in cases of sepsis or septic shock. Antibiotic therapy is initially empirical and based on local epidemiology and resistance rates.
Although still high, mortality from intra-abdominal infections has significantly decreased over the past 15 years due to early sepsis diagnosis and the implementation of advanced resuscitation treatments. Many patients who previously died from septic shock and multi-organ failure now survive, developing a clinical picture of chronic critical illness, resulting in prolonged intensive care stays, increased resource utilization, and the development of persistent organ dysfunction. These patients exhibit an underlying pathophysiological syndrome characterized by persistent inflammation, immunosuppression, and catabolism. Most are discharged to post-acute care facilities, though they continue to face high short-term morbidity and mortality.
This study evaluated a group of patients who underwent emergency surgery with a diagnosis of complicated acute diverticulitis, perforation due to colorectal carcinoma, and colonic ischemia. The aim was to describe the antibiotic resistance patterns of bacteria isolated from these patients and assess the correlation between surgical outcomes, the patient’s immune status at diagnosis, and infection/antibiotic resistance status based on collected cultures. Documented intra-abdominal infection in the examined patients was associated with a longer postoperative hospital stay but not directly with patient mortality. Notably, the prolonged hospital stay and postoperative course were observed in patients with polymicrobial infections or infections caused by multidrug-resistant (MDR) organisms. Within the limits of this study, this confirms that the progressive increase in antibiotic resistance, along with advances in the surgical and resuscitative management of abdominal sepsis, has led to reduced mortality from these conditions over the years, while concurrently contributing to the chronicization of these clinical cases and increased healthcare costs.
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