Tesi etd-10222025-140519 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SCARAMUZZA, GIULIA
URN
etd-10222025-140519
Titolo
Litotrissia intraduttale nella coledocolitiasi complessa: studio comparativo monocentrico tra metodica laser ed elettroidraulica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
correlatore Dott. Manta, Raffaele
correlatore Dott. Manta, Raffaele
Parole chiave
- colangioscopia
- ERCP
- litiasi
- litotrissia
Data inizio appello
10/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/11/2065
Riassunto
Negli ultimi decenni l’ERCP si è affermata come terapia di prima linea nella gestione della coledocolitiasi; in particolare le tecniche standard, ovvero l’uso di cestelli, palloni da estrazione e la litotrissia meccanica consentono la rimozione di buona parte dei calcoli. Tuttavia, la bonifica completa della litiasi biliare non è sempre ottenibile in un’unica procedura, e nei casi di calcoli di grandi dimensioni, multipli, impattati, intraepatici o localizzati nel dotto cistico, possono rendersi necessarie sessioni ripetute di ERCP.
Per ridurre il ricorso a strategie più invasive e aumentare le probabilità di rimozione endoscopica completa, la colangioscopia perorale (POC) è stata progressivamente integrata nella pratica clinica durante ERCP, permettendo una visualizzazione diretta dei calcoli e la possibilità di eseguire la litotrissia intraduttale, mediante energia elettroidraulica (EHL) o laser (LL).
La scelta tra EHL e LL rimane tuttora oggetto di dibattito. In ambito clinico, fattori quali l’esperienza dell’operatore, la disponibilità di apparecchiature e le risorse logistiche del centro influenzano la decisione terapeutica. Entrambe le metodiche presentano vantaggi e limitazioni: l’EHL è più economica ma storicamente associata a un rischio maggiore di danno duttale, mentre la LL consente una frammentazione più precisa, a fronte però di costi più elevati e della necessità di strutture laser-safe e personale dedicato.
Nel presente studio sono stati valutati retrospettivamente 32 pazienti consecutivi sottoposti a un totale di 40 procedure di litotrissia SOC-guidata per il trattamento della litiasi biliare difficile nel periodo compreso tra novembre 2021 e ottobre 2025 presso l’Unità Operativa Complessa di Endoscopia Digestiva dell’Azienda Usl Toscana nordovest nel presidio ospedaliero di Livorno. Un totale di 18 pazienti è stato sottoposto a litotrissia EHL, mentre 14 pazienti sono stati sottoposti a litotrissia LL. Sebbene dal confronto dei dati di efficacia e sicurezza tra le due metodiche non siano emerse differenze statisticamente significative, i risultati del presente studio sono ampiamente in linea con i dati attualmente disponibili in letteratura e supportano l’utilizzo della litotrissia endocanalare nel trattamento della litiasi biliare difficile in quanto tecniche altamente efficaci.
Per ridurre il ricorso a strategie più invasive e aumentare le probabilità di rimozione endoscopica completa, la colangioscopia perorale (POC) è stata progressivamente integrata nella pratica clinica durante ERCP, permettendo una visualizzazione diretta dei calcoli e la possibilità di eseguire la litotrissia intraduttale, mediante energia elettroidraulica (EHL) o laser (LL).
La scelta tra EHL e LL rimane tuttora oggetto di dibattito. In ambito clinico, fattori quali l’esperienza dell’operatore, la disponibilità di apparecchiature e le risorse logistiche del centro influenzano la decisione terapeutica. Entrambe le metodiche presentano vantaggi e limitazioni: l’EHL è più economica ma storicamente associata a un rischio maggiore di danno duttale, mentre la LL consente una frammentazione più precisa, a fronte però di costi più elevati e della necessità di strutture laser-safe e personale dedicato.
Nel presente studio sono stati valutati retrospettivamente 32 pazienti consecutivi sottoposti a un totale di 40 procedure di litotrissia SOC-guidata per il trattamento della litiasi biliare difficile nel periodo compreso tra novembre 2021 e ottobre 2025 presso l’Unità Operativa Complessa di Endoscopia Digestiva dell’Azienda Usl Toscana nordovest nel presidio ospedaliero di Livorno. Un totale di 18 pazienti è stato sottoposto a litotrissia EHL, mentre 14 pazienti sono stati sottoposti a litotrissia LL. Sebbene dal confronto dei dati di efficacia e sicurezza tra le due metodiche non siano emerse differenze statisticamente significative, i risultati del presente studio sono ampiamente in linea con i dati attualmente disponibili in letteratura e supportano l’utilizzo della litotrissia endocanalare nel trattamento della litiasi biliare difficile in quanto tecniche altamente efficaci.
File
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La tesi non è consultabile. |
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