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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10222024-233909


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
GUELFI, RICCARDO
URN
etd-10222024-233909
Titolo
outcome e pattern di resistenza infettiva nei pazienti vittime di trauma maggiore
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof. Coccolini, Federico
Parole chiave
  • antibiotic stewardship
  • chirurgia
  • complicanze
  • complications
  • degenza
  • endovascular procedures
  • hospitalization
  • infection
  • infezione
  • interventi chirurgici ortopedici
  • microbiological patterns
  • mortalità
  • mortality
  • orthopedic interventions
  • outcome
  • outcome
  • pattern microbiologici
  • procedure endovascolari
  • resistance
  • resistenza
  • stewardship antibiotica
  • surgery
  • trauma
  • trauma
Data inizio appello
08/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2094
Riassunto
La gestione clinica dei pazienti affetti da politrauma rappresenta una sfida complessa, principalmente a causa della concomitanza di lesioni multiple che coinvolgono differenti distretti corporei. La fase iniziale di valutazione e stabilizzazione del paziente risulta di primaria importanza, anche in previsione della valutazione di endpoint come mortalità, complicanze e durata della degenza. Le infezioni da sempre sono state considerate tra le principali cause e con-cause di decesso, complicanze e prolungamento dei giorni di ricovero, in particolare nei pazienti immuno-compromessi e con violazione delle barriere anatomo-fisiologiche, come in caso di trauma maggiore. I distretti corporei più frequentemente coinvolti da infezioni microbiche sono il sistema respiratorio, con Staphylococcus aureus ed Enterobacteriaceae tra i patogeni prevalenti; il tratto urinario, frequentemente colonizzato da Escherichia coli, Enterococcus, Staphylococcus, Pseudomonas e Candida; il flusso ematico, interessato da Staphylococcus aureus, Stafilococchi coagulasi-negativi, Corynebacterium spp., Bacillus spp., e Candida spp.; infine, le infezioni del sito chirurgico e intraddominali causate principalmente da Stafilococchi meticillino-resistenti, Enterococchi vancomicina-resistenti, Enterobacterales, Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter baumannii.
Tra i 533 pazienti esaminati, 75 persone hanno sviluppato un’infezione con almeno un isolato microbiologico positivo durante il tempo di ricovero, per un totale di 234 isolati positivi dei quali si sono identificati patogeni resistenti a una classe di antimicrobici (R) e patogeni resistenti a più di 3 classi di antimicrobici (MDR). Sono state eseguite analisi multivariate che potessero correlare la gravità del trauma (ISS Score), le caratteristiche generali della popolazione (età, sesso, comorbidità, intubazione, ricovero in Terapia Intensiva, intervento chirurgici e procedure endovascolari a cui il paziente è stato sottoposto) e pattern microbiologici (esame colturale positivo, pattern di resistenza microbica) ad outcome come durata della degenza, complicanze (polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto, insufficienza renale acuta, sepsi, embolia polmonare, trombosi venosa profonda, sanguinamento e fistola anastomotica) e mortalità. I risultati di tale analisi hanno evidenziato come il numero di giorni di ventilazione, gli interventi chirurgici ortopedici e le procedure endovascolari siano maggiormente correlati all’aumento dei giorni di degenza. Ulteriore risultato è quello di aver identificato come fattore di rischio nello sviluppo di complicanze, la presenza di ceppi resistenti identificati nel secondo esame colturale. Per quanto riguarda il terzo outcome analizzato, la mortalità, i pattern microbiologici non rappresentano un fattore di rischio statisticamente significativo, confermando una corretta gestione delle infezioni mediante adeguata Stewardship antibiotica che ha infatti l’obiettivo di implementare programmi di monitoraggio delle resistenze e identificare le strategie utili per ottimizzare la prescrizione degli antimicrobici, al fine di evitare la selezione di ceppi resistenti e dunque preservare l’efficacia della terapia nel futuro.

The clinical management of patients with polytrauma represents a complex challenge, mainly due to the simultaneous presence of multiple injuries affecting different body regions. The initial phase of patient assessment and stabilization is of paramount importance, especially with regard to evaluating endpoints such as mortality, complications, and length of hospital stay. Infections have long been considered among the leading causes and contributing factors of death, complications, and prolonged hospitalization, particularly in immunocompromised patients and those with breaches in anatomical and physiological barriers, as in cases of major trauma. The body regions most frequently affected by microbial infections include the respiratory system, with Staphylococcus aureus and Enterobacteriaceae as prevalent pathogens; the urinary tract, often colonized by Escherichia coli, Enterococcus, Staphylococcus, Pseudomonas, and Candida; the bloodstream, affected by Staphylococcus aureus, coagulase-negative staphylococci, Corynebacterium spp., Bacillus spp., and Candida spp.; and finally, surgical site and intra-abdominal infections, mainly caused by methicillin-resistant staphylococci, vancomycin-resistant enterococci, Enterobacterales, Pseudomonas aeruginosa, and Acinetobacter baumannii.
Among the 533 patients examined, 75 people developed an infection with at least one positive microbiological isolate during hospitalization, for a total of 234 positive isolates, among which pathogens resistant to one class of antimicrobials (R) and pathogens resistant to more than three classes of antimicrobials (MDR) were identified. Multivariate analyses were performed to correlate trauma severity (ISS Score), general population characteristics (age, sex, comorbidities, intubation, ICU admission, general surgery, orthopedic surgery and endovascular procedures the patient underwent), and microbiological patterns (positive culture, antimicrobial resistance patterns) with outcomes such as length of hospital stay, complications (pneumonia, acute respiratory distress syndrome, acute kidney failure, sepsis, pulmonary embolism, deep vein thrombosis, bleeding, and anastomotic fistula), and mortality.
The results of this analysis highlighted that the number of ventilation days, orthopedic surgeries, and endovascular procedures were more strongly correlated with an increase in hospital stay. Additionally, the presence of resistant strains identified in the second culture test was found to be a risk factor for the development of complications. Regarding the third outcome analyzed, mortality, microbiological patterns were not statistically significant risk factors, confirming the appropriate management of infections through adequate antibiotic stewardship. This stewardship aims to implement monitoring programs for resistance and identify strategies to optimize antimicrobial prescriptions to avoid the selection of resistant strains and thus preserve the effectiveness of therapy in the future.
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