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La tesi esplora l'esperienza autogestita dello Spazio di Via Lazzaro Palazzi, fondato nel 1989 da tredici artisti, allievi di Luciano Fabro all'Accademia di Brera. In risposta alla Milano degli anni Ottanta, segnata dalla moda, il cinema e i “paninari”, si analizzeranno i collettivi artistici di quell’epoca. Lo Spazio nacque da un desiderio di dialogo e relazione tra gli artisti, opposto all'individualismo diffuso. Gli artisti non si posero contro il sistema dell’arte, ma operarono accanto a gallerie affermate come quelle di Christian Stein, Giò Marconi e Massimo De Carlo.

Il secondo capitolo esaminerà i principali eventi, le esposizioni e il legame tra lo Spazio e la rivista "tiracorrendo", pubblicata in nove numeri. Questa pubblicazione era parte integrante della riflessione sullo spazio dell'opera d'arte. Un’attenzione particolare sarà data alla mostra AVANBLOB, inaugurata nel 1990 presso la Galleria Massimo De Carlo, un momento cruciale per il gruppo.

La tesi si soffermerà anche sull’influenza di Luciano Fabro e della formazione ricevuta alla Casa degli Artisti, diretta da Jole De Sanna e Hidetoshi Nagasawa. Concluderà con brevi biografie degli artisti, analizzando la loro partecipazione a questa esperienza comunitaria e le ragioni della chiusura dello Spazio.