• cheratosi attinica
• olio
• prevenzione

Negli ultimi anni alcuni derivati fenolici dell’olio extravergine d’oliva sono stati oggetto di studi in vitro finalizzati a evidenziare la loro capacità di interferire con processi molecolari che sono spesso alterati nei tumori quali, la proliferazione cellulare e la morte programmata. Non ci sono, invece, evidenze scientifiche sulla capacità chemio-preventiva di questi composti (cioè la possibilità di arrestare la trasformazione neoplastica prima che il tumore si sviluppi) in cellule umane. In questa tesi sperimentale, sono state studiate le proprietà farmacologiche di alcuni principi attivi derivati dall’olio extravergine d’oliva e quelle di estratti fenolici di fitocomplessi provenienti da oli prodotti da varie parti del territorio regionale. In particolare è stato impiegato un modello sperimentale che riproduce in vitro una condizione clinica di precancerosi cutanea, definita cheratosi attinica, che può evolvere in forme tumorali della pelle altamente invasive. Lo studio in vitro ha dimostrato che questi composti hanno la capacità, a concentrazioni micromolari, di bloccare la proliferazione di cheratinociti umani stimolati con fattori di crescita e indurre apoptosi. Questo effetto è riconducibile all’inibizione di specifiche vie di segnalazione che svolgono un ruolo importante nella trasformazione neoplastica dei cheratinociti. I risultati di questo lavoro di tesi pongono, quindi, le basi per ulteriori sviluppi della ricerca per la creazione di formulazioni per uso topico contenenti estratti di olio extra vergine d’oliva a titolo noto, per la prevenzione dei tumori cutanei non melanocitici.